Coronavirus, il curioso caso dell’autobus di Brindisi. Per rispettare il limite del 50% eliminati tutti i posti davanti

di David Puente

Un curioso scatto in un autobus brindisino sta facendo discutere per la strana interpretazione della capienza massima del 50%

Secondo quanto riportato dalla pagina Facebook L’Ora di Brindisi, in un post del 5 novembre, un pendolare di nome Michele Fina avrebbe scattato questa mattina una foto all’interno dell’autobus della tratta Cisternino-Brindisi dove il concetto di «capienza limite al 50%», richiesto per le regole anti Covid, pare essere stato preso un po’ troppo alla lettera dalla società di trasporti, la STP Brindisi. Infatti, le prime file del mezzo riportano il divieto di seduta lasciando libere quelle posteriori.


La foto è iniziata a circolare, arrivando ad essere condivisa anche da alcuni utenti su Twitter destando la curiosità di molti. A far luce sull’accaduto è stata Brindisi Oggi che, intervistando il Direttore della società di trasporti brindisina, riporta una «spiegazione».


Ecco quanto riportato da Brindisi Oggi:

La Stp si giustifica e precisa che non si trattava di una situazione definitiva. «Era una sperimentazione in corso di predisposizione», afferma Maurizio Falcone, direttore Stp Brindisi. «È stato tutto modificato e peraltro quello è un tipo di autobus su cui il 50% significa eliminare 24 posti a sedere a fronte di 29 ancora utili. Non sono previste persone in piedi».

«Alla fine sarà così che ci estingueremo. Non serviranno nemmeno gli asteroidi come per i dinosauri. Faremo tutto da soli. Moriremo di imbecillità» scrive Antonio Corsa nella sua pagina Facebook

Difficile credere che sia realmente accaduto, ma siamo ben consapevoli che non è affatto questo il sistema adatto per rispettare il distanziamento richiesto per contrastare la diffusione del virus all’interno dei mezzi pubblici. Se si è trattata di una sperimentazione bisogna sperare che i pendolari abbiano fatto la loro parte sedendosi nella maniera corretta nei posti disponibili.

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