Coronavirus, lo spot choc di Telefono Azzurro per richiamare l’attenzione sui diritti dei minori – Il video

di Redazione

Un uomo si aggira in un palazzo in fiamme. Sfonda una porta e scopre due bambini rimasti intrappolati. Ma a quel punto accade l’impossibile

In Italia il 31% dei genitori ha paura che a causa della seconda ondata di Coronavirus i propri figli non si sentano liberi di vivere serenamente, il 27% teme che possano ammalarsi e il 24% che possano subire conseguenze sul piano psicologico. I dati arrivano da una ricerca Doxa realizzata per Telefono Azzurro sulle abitudini dei bambini durante l’emergenza sanitaria, in occasione del 31esimo anniversario della convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. E proprio per richiamare l’attenzione sulle esigenze dei più piccoli, Telefono Azzurro ha lanciato una campagna di sensibilizzazione con uno spot choc.


Il video racconta di un incendio divampato in un palazzo. Gli abitanti sono in fuga, ma un uomo si aggira al suo interno in senso contrario alla folla. Si fa largo con difficoltà tra le fiamme, poi sfonda una porta e scopre due bambini rimasti intrappolati. Ma a quel punto accade l’impossibile: li ignora completamente, preferendo portare in salvo il loro cagnolino. «Sembra impossibile? Eppure sta accadendo oggi», sostiene Telefono Azzurro, «non lasciamo soli i bambini in questa emergenza sanitaria, supporta la campagna #primaibambini».


Il presidente dell’associazione, Ernesto Caffo, ha spiegato il senso dell’iniziativa: «Abbiamo scelto immagini forti perché riteniamo che non sia più possibile rimandare. Le istituzioni devono riportare i minori al centro dei programmi per il Paese, adesso. L’emergenza sanitaria richiede a tutti sacrifici e rinunce doverose per arginare i contagi, ma siamo sicuri che si sia pensato abbastanza ai minori? I giovani rappresentano il futuro dell’Italia e del mondo e come tali vanno tutelati e incentivati con maggior attenzione».

Video: YouTube / SOS Il Telefono Azzurro ONLUS

Continua a leggere su Open

Leggi anche: