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Dal governo dati falsi e scene allarmanti come le bare di Bergamo, la virologa Gismondo al controverso convegno di luglio dell’estrema destra tedesca

13 Dicembre 2020 - 10:57 Maria Pia Mazza
«Ogni giorno il governo e il ministero della Salute hanno pubblicato dati su positivi e morti, ma non siamo sicuri che siano stati controllati», ha dichiarato la virologa del Sacco di Milano

«Si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale. Non è così». Dichiarazioni a caldo, rilasciate dopo soli due giorni dall’individuazione del paziente di Codogno, quelle della dottoressa Maria Rita Gismondo, e ampiamente smentite dai fatti e dai dati degli ultimi nove mesi di emergenza Coronavirus. Ma la direttrice responsabile di Macrobiologia Clinica, Virologia e Diagnostica Bioemergenze del laboratorio dell’Ospedale Sacco di Milano, nel corso di questi mesi, ha sempre mantenuto un profilo scettico dinanzi dell’emergenza Covid in corso in Italia, tanto da ricevere una diffida dall’associazione degli scienziati Patto trasversale per la Scienza per aver minimizzato la pandemia.

E se nelle dichiarazioni alla stampa italiana Gismondo ha sempre continuato a mostrarsi vagamente scettica sull’impatto del SARS-CoV-2, sui dati, sui vaccini, sulla gestione della pandemia da parte del governo, non si può dire lo stesso delle sue dichiarazioni rilasciate nei primi giorni di luglio a Billy Six (noto in Germania per essere un giornalista cospirazionista e negazionista, nda), a margine di un convegno sul Coronavirus organizzato al Bundestag dall’Afd, il partito dell’estrema destra tedesca. Il tutto mentre in Italia si contavano già oltre 35 mila decessi per Covid.

Proprio al netto (anche) di questo dato, le parole di Maria Rita Gismondo pesano come pietre. A detta della dottoressa del Sacco tra marzo e aprile in Italia vigeva un clima di profonda confusione «con così tanti dati e con dati falsi». «La confusione principale – prosegue Gismondo – riguardava persone morte con Covid o per Covid. Solo al termine di questo periodo il ministero della Salute ha chiarito la situazione, solo 10, o poco più, pazienti sono morti per Covid». E non solo: «Ogni giorno il governo e il ministero della Salute hanno pubblicato dati su positivi e morti, ma non siamo sicuri che siano stati controllati».

E alla domanda se le immagini dei camion dell’esercito a Bergamo che trasportavano le salme fuori dalla città fossero vere, Gismondo risponde: «Non posso dire niente, ero nel mio laboratorio. Ho visto le immagini in tv. Penso che non sia stata una scelta giusta mandare in onda queste immagini che hanno creato un impatto negativo a livello psicologico, la gente è andata nel panico e in confusione. Il governo deve dare sicurezza e tranquillizzare le persone». Insomma, a detta di Gismondo anche senza fondamenti scientifici «i governi internazionali preferiscono alimentare il panico», e la dottoressa «non ha idea» se ci si possa fidare né dei dati, né credere alle immagini di Bergamo, né a tanto altro, inclusa la realtà dei fatti.

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