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Tornano a scuola 5 milioni di studenti: ecco la mappa delle riaperture, Regione per Regione

06 Gennaio 2021 - 20:05 Giada Ferraglioni
Al via le lezioni in presenza per elementari e medie, ma non in tutta Italia. Una guida per orientarsi, da Nord a Sud

Non c’è pace per gli studenti. Anche dopo l’accordo tra governo e Regioni, l’orizzonte delle riaperture resta frastagliato. Domani, 7 gennaio, 5 milioni di studenti della scuola dell’infanzia, delle elementari e delle medie hanno il via libera formale per tornare a scuola dopo le chiusure causate dalla seconda ondata di Coronavirus. Lunedì 11 gennaio potranno tornare al 50% anche gli studenti delle scuole superiori, che da settimane ormai sono in Didattica a distanza. E sono proprio loro a preoccupare di più gli enti regionali in vista della ripartenza.

«Le Regioni hanno la competenza per assumere determinate decisioni, lo devono fare nel pieno della responsabilità», ha dichiarato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, da sempre sostenitrice della didattica in presenza. «I dati dell’Iss e quelli delle ricerche europee ci confortano sulla sicurezza», ha insistito. Nonostante questo, però, il rebus è tutt’altro che sciolto: in un’ottica più generale di un’epidemia che continua a preoccupare, molte Regioni hanno già comunicato uno slittamento di qualche giorno.

Chi parte tra il 7 e l’11 gennaio

  • Lombardia: Dalla Regione è arrivata la conferma della ripresa di tutte le scuole in presenza dall’11 gennaio. Non ha senso, dicono, partire il 7 gennaio per poi dover richiudere nel weekend. Intanto sono pronti i 12 piani realizzati dalle prefetture per i vari territori, che riguardano anche i trasporti. Ma niente è scritto col pennarello indelebile: il buon senso, spiegano dalla Regione, impone di capire cosa succederà nei prossimi giorni.
  • Lazio: Si riprendono il 7 gennaio le lezioni in presenza per elementari e medie, e dall’11 gennaio si riparte in presenza per le superiori al 50%.
  • Liguria: Il presidente della Regione, Giovanni Toti, ha confermato che i ragazzi delle elementari e delle medie rientreranno il 7 gennaio, mentre le superiori cominceranno lunedì 11 gennaio al 50%. Toti ha precisato che nei prossimi 2 giorni verrà valutato in quale colorazione verrà inserita la Liguria a partire da lunedì prossimo, ma per ora pare esclusa la possibilità della zona rossa (che comporterebbe la chiusura di seconde e terze medie, e di tutte le superiori).
  • Emilia-Romagna: Tutto secondo i piani in Emilia Romagna: salvo smentite dell’ultimo minuto, il 7 gennaio riprenderanno le lezioni a scuola per elementari e medie e l’11 gennaio per i ragazzi delle superiori al 50%.
  • Toscana: Anche qui si partirà come indicato dal governo: le scuole superiori riprenderanno le lezioni in presenza l’11 gennaio al 50% e il 7 gennaio torneranno in classe tutte le altre.
  • Abruzzo: «L’Abruzzo è pronto», dicono dalla Regione. Si ripartirà quindi in presenza il prossimo 7 gennaio dagli asili alle medie, mentre gli studenti delle superiori torneranno in aula l’11 gennaio al 50%.
  • Molise: Il 7 gennaio torneranno a svolgere la didattica in presenza tutti gli alunni della scuola dell’infanzia, della primaria, della secondaria di primo grado. Dall’11 gennaio tornerà il 50% degli studenti delle superiori, fino ad arrivare al 75% a partire dal 16 gennaio.
  • Sicilia: Confermato il rientro in classe il 7 gennaio per la scuola dell’infanzia, per la primaria e per la secondaria di primo grado. Gli studenti degli istituti secondari di secondo grado, dei corsi di istruzione e formazione professionale, invece, non torneranno in classe in presenza prima del prossimo 11 gennaio.
  • Alto Adige: Il 7 gennaio in Alto Adige riapriranno negozi, bar e ristoranti e scuole. Anche le superiori, che tornano fin da subito in presenza al 75%.
  • Trentino: Anche il Trentino mantiene la data scelta inizialmente, ovvero il 7 gennaio, per il rientro. Torneranno al 50% i ragazzi delle superiori.
  • Valle d’Aosta: Era pronta ad aprire le scuole superiori già domani 7 gennaio, ma la Regione si è ora adeguata alle indicazioni nazionale di lunedì 11.

Gli incerti

  • Umbria: Ancora incertezze sulla data di ripartenza in Umbria. A far discutere è soprattutto il lato delle superiori: potrebbe slittare a metà gennaio gennaio la ripresa della didattica in presenza per il 50% degli studenti
  • Sardegna: La giunta non ha ancora deciso come muoversi. L’ultima parola spetta al presidente della Regione Christian Solinas che adotterà un’ordinanza ad hoc in queste ore. La Regione sta valutando un ritorno in classe per le superiori, sempre nel rispetto del 50% degli studenti in presenza, non prima del 18 gennaio, ma con un’ipotesi concreta che arriva fino al 1 febbraio. Tutti gli altri rientreranno a scuola il 7 gennaio.
  • Basilicata: Il presidente di Regione, Vito Bardi, sta ancora valutando se far ripartire le attività in presenza dall’11 gennaio o se rimandare.

Chi rimanda

  • Campania: Decisamente più scaglionato e graduale il rientro nelle scuole della Campania. Riapriranno lunedì 11 gennaio la scuola dell’infanzia e le prime due classi della scuola primaria, ma per tutte le altre c’è da aspettare. A partire dal 18 gennaio sarà valutata la possibilità del ritorno in presenza per l’intera scuola primaria, e dal 25 gennaio per la secondaria di primo e secondo grado.
  • Puglia: Le scuole di ogni ordine e grado, fino anche alle superiori, saranno in Ddi, Didattica digitale integrata, fino a venerdì 15 gennaio. Poi si deciderà anche in base ai nuovi livelli di rischio comunicati dalla Cabina di Regia. «Con la scelta della Didattica digitale integrata – per Michele Emiliano – rimane ferma la possibilità per i bisogni speciali e altre situazioni di necessità di richiedere la didattica in presenza secondo le modalità previste dall’ordinanza».
  • Piemonte: Qui gli studenti delle scuole superiori torneranno il classe il 18 gennaio «compatibilmente con l’andamento dell’epidemia». Elementari e medie riprenderanno in presenza il 7 gennaio.
  • Friuli Venezia Giulia: «Riaprire subito sarebbe un azzardo», ha detto il presidente di Regione Massimiliano Fedriga. Il governatore ha firmato l’ordinanza che sarà in vigore dal 7 al 31 gennaio, in base alla quale l’attività didattica delle scuole secondarie di secondo grado sarà svolta in Ddi, didattica digitale integrata. Sarà da prediligere la Dad, ma resterà sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o casi di necessità (come per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali).
  • Veneto: Il presidente Luca Zaia ha confermato la didattica a distanza per le superiori dal 7 al 31 gennaio, mentre ripartiranno da domani in presenza le scuole primarie.
  • Calabria: La Calabria proseguirà con la Dad alle elementari fino al 15 gennaio, e alle superiori fino al 31 gennaio.
  • Marche: Anche qui, la Regione ha deciso di tenere in Dad al 100% le scuole superiori fino al 31 gennaio.

Infografiche: Valerio Berra
Immagine di copertina: EPA/ETIENNE LAURENT

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