«Sono sopravvissuta a una violenza sessuale. E non l’ho detto a molte persone nella mia vita, quando subisci un trauma affiorano quelli passati». Alexandria Ocasio-Cortez lo ha raccontato durante una diretta su Instagram, rivelando in lacrime di aver vissuto quello stesso terrore durante l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio scorso, quando i sostenitori di Donald Trump fecero irruzione in Campidoglio. «Ho capito che era troppo tardi per mettermi al sicuro, così mi sono nascosta nel bagno. E dietro la porta sentivo urlare: “Dov’è lei? Dov’è lei?”». Dopo lunghi e interminabili momenti, un membro del suo staff le ha detto che poteva uscire e nel suo ufficio c’era un agente di polizia del Campidoglio. Ocasio-Cortez ha quindi potuto lasciare la stanza e rifugiarsi nell’ufficio della rappresentante della California, Katie Porter. Poi, nei giorni successivi all’assalto, quando in molti l’hanno invitata ad «andare avanti» come se non fosse successo nulla, a rimuovere l’accaduto, la deputata dem ha detto di aver provato le stesse sensazioni seguite all’aggressione sessuale: «Coloro che ci dicono che dovremmo dimenticare quello che è successo, o persino che dovremmo scusarci… usano le stesse tattiche degli aggressori. Sono proprio queste le tattiche degli aggressori».
Video: Instagram/@Aoc
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