Di Battista: «Voterò No al M5s nel governo Draghi: se vedo nostri ministri con quelli di FI rifletterò su cosa fare io»

L’ex parlamentare grillino non esclude anche l’opzione di votare per l’astensione alla fiducia del governo Draghi. Ma se il M5s dovesse stare al governo con Forza Italia, l’uscita dal M5s sarebbe sempre più probabile

A poche ore dall’inizio del voto sulla piattaforma Rousseau per decidere sul sostegno del M5s al governo Draghi, Alessandro Di Battista rende ufficiale la spaccatura nel Movimento: «Io domani voterò No», dice intervistato su Facebook dal giornalista de Il Fatto quotidiano Andrea Scanzi. «Non ho mai detto in vita mia come votare: posso dire come voterò io – dice l’ex parlamentare – Non posso accettare questo assembramento parlamentare. Certo vedremo quale sarà il perimetro del prossimo governo».


Le parole di Di Battista arrivano proprio mentre la delegazione grillina sta entrando alla Camera per le Consultazioni con Mario Draghi. Una coincidenza casuale, dice Scanzi che dice di non aver previsto l’intervista. Il No di Di Battista non sembra però così granitico. Anzi, l’ipotesi già sollevata da Barbara Lezzi di votare con l’astensione la fiducia al prossimo governo può essere presa in considerazione: «La ritengo ragionevole», dice Di Battista. Certo la sola idea di vedere ministri del M5s assieme a quelli di Forza Italia non va per niente giù all’ex parlamentare: «Se dovesse succedere – ha detto – rifletterò su cosa fare io».


«Grillo? In dissenso ma riconoscente»

Di Battista ha anche citato Beppe Grillo. Il fondatore del M5s spinge infatti per l’apertura a un governo guidato da Draghi: «Non la penso come Grillo ma con lui non ho parlato nelle ultime ore. Ma se ho la possibilità oggi di esprimere le mie idee lo devo a lui e quindi gli sarò sempre riconoscente. La mia stima e la gratitudine nei suoi confronti è immutata». Dibba però è deciso in tutto questo a rimanere ancora nel movimento: «Andare in un alto partito o fare qualcosa di mio? De-iscrivermi dal M5s? Non ci ho mai pensato, magari posto che io voterò No a Draghi credo che ci possa essere una soluzione ragionevole per permettere al M5s di fare battaglie e continuare ad essere molto incisivo».

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