L’Oms ha raccomandato il vaccino di AstraZeneca anche per gli over 65

Secondo le linee guida provvisorie dell’organizzazione, il preparato può essere impiegato anche contro la variante sudafricana. Accordo tra la compagnia farmaceutica e l’azienda IDT Biologika per aumentare la produzione in Europa

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha deciso di raccomandare l’uso del vaccino prodotto da AstraZeneca contro il Coronavirus anche per gli over 65. I 15 membri dello Strategic advisory group of experts (Sage) hanno redatto oggi una interim guidance, ovvero delle linee guida provvisorie, in cui si legge: «Tenendo conto della totalità delle prove disponibili, l’Oms raccomanda il vaccino per la somministrazione a persone di età pari o superiore a 65 anni». Il preparato può essere impiegato anche contro le varianti Covid, nei Paesi in cui queste sono presenti.


L’intesa per potenziare la produzione in Europa nei prossimi anni

L’ok per gli over 65, per quanto provvisorio, arriva dopo che AstraZeneca e l’azienda IDT Biologika hanno firmato una lettera d’intenti per incrementare la produzione del vaccino in Europa e la capacità di fornitura a lungo termine. L’intesa, ancora da finalizzare, mira a potenziare la capacità del sito produttivo di IDT Biologika a Dessau, in Germania. Si stima che le nuove risorse saranno operative entro la fine del 2022.


Le divergenze tra Ema e Berlino

Il 29 gennaio l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) aveva dato l’autorizzazione al vaccino prodotto da AstraZeneca lasciando libera la somministrazione per ogni fascia di età, sebbene il governo tedesco avesse deciso di non raccomandarla per gli ultra 65enni, considerando troppo basso il numero di informazioni sugli effetti del vaccino per questa parte della popolazione.

Il nodo della variante sudafricana

Per quanto riguarda invece l’efficacia rispetto alle mutazioni del virus, nei giorni scorsi il Sudafrica aveva sollevato la possibilità che il vaccino di AstraZeneca potesse essere meno valido contro la più contagiosa variante locale. Gli esperti dell’Oms, dopo aver rilevato che lo studio sudafricano «è stato progettato per valutare l’efficacia del vaccino contro tutte le forme gravi di Covid-19», affermano tuttavia che «la piccola dimensione del campione non ha permesso di fare valutazioni specifiche». Di qui la scelta di raccomandare l’uso del vaccino anche nei Paesi in cui circolano le varianti.

Vaccinazione sconsigliata sotto i 18 anni

Con riferimento invece a bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni, gli esperti dell’Oms scrivono che al momento non ci sono dati a disposizione per quanto riguarda l’efficacia e la sicurezza del vaccino. Dunque, finché tali dati non saranno disponibili, la vaccinazione non è raccomandata.

I criteri per le donne in gravidanza

L’Oms consiglia infine di vaccinare con AstraZeneca le donne in gravidanza solo se il beneficio atteso per la donna supera i rischi potenziali, ad esempio se i soggetti in questione sono operatrici sanitarie ad alto rischio di esposizione; oppure se hanno patologie pre-esistenti che le fanno rientrare nella categoria di pazienti ad alto rischio di sviluppare una forma grave di Covid-19.

Nel Lazio si comincia dal personale sanitario under 55

In Italia, e segnatamente nella Regione Lazio, la somministrazione del vaccino AstraZeneca partirà domani nell’hub vaccinale di Fiumicino. Le dosi serviranno per concludere la vaccinazione dei medici liberi professionisti e degli altri operatori sanitari under 55. Per la somministrazione sono stati allestiti 20 punti vaccinali in tutte le province. A Fiumicino, nel parcheggio dell’aeroporto, si potranno somministrare fino a 2 mila vaccini al giorno. Mentre a Roma si vaccinerà anche nella Nuvola di Fuksas e all’Auditorium progettato da Renzo Piano.

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