I numeri in chiaro, Laurenti: «Quadro stabile ma prepariamoci. Lockdown? I vaccini la vera risposta alla variante» – Il video

La professoressa di Igiene all’Università Cattolica di Roma Patrizia Laurenti ipotizza un dato di diffusione della variante inglese superiore al 20%

369 vittime, 2.043 persone in terapia intensiva e 12.074  nuovi positivi. I dati Covid registrati dal bollettino giornaliero diffuso dalla Protezione Civile descrivono lo scenario di una curva che ha smesso di scendere e che potrebbe presto impennarsi a causa delle varianti di Covid-19 diffuse nel Paese. «Un quadro stabile ma che con la diffusione della nuova variante richiede un’interpretazione più che mai fluida». Ad analizzare i numeri di oggi 17 febbraio c’è la professoressa d’Igiene all’Università Cattolica di Roma Patrizia Laurenti, anche direttrice del servizio di Igiene ospedaliera.


«Variante inglese: la percentuale del 20% dato vecchio»

«Il monitoraggio dei casi giornalieri e soprattutto il sequenziamento del genoma del virus su più campioni possibili è centrale per riuscire a tenere sotto controllo la variante al momento più diffusa nel Paese, che è quella “inglese“. L’Istituto Superiore di Sanità ha riportato un dato del 20% di diffusione sul territorio nazionale a cui attualmente facciamo riferimento, purtroppo è un numero risalente a due settimane fa. A livello nazionale è verosimile che quella cifra si sia notevolmente amplificata con tutte le conseguenze che ne potremmo aspettarci sul sistema sanitario, ricoveri critici e ordinari».


«Al lockdown si risponda coi vaccini»

«Proprio oggi è stato pubblicato un dato che ci fa sperare: nel Regno Unito si cominciano a vedere i risultati delle vaccinazioni, un calo della mortalità negli over 80 del 62%. Un dato molto positivo. Questo è quello su cui dobbiamo spingere: vaccinare, vaccinare, vaccinare. Piuttosto che perdere la testa sulla decisione di un lockdown totale, bisogna investire forze ed energie sulla messa a punto di un piano organizzativo efficace e rapido perché i risultati che ci arrivo dai Paesi più avanti con la campagna sono la chiave per vincere la battaglia».

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