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Boeing 777 ancora nei guai: atterraggio d’emergenza a Mosca e multa negli Usa. Fermi 128 velivoli con lo stesso motore dopo un incendio in aria

26 Febbraio 2021 - 13:02 Redazione
L'agenzia federale statunitense che sovrintende all'aviazione civile ha inflitto all'azienda una sanzione di 6,6 milioni di dollari per diverse carenze di sicurezza

Boeing 777 ancora nei guai. Un aereo cargo in volo da Hong Kong a Madrid ha dovuto infatti compiere un atterraggio d’emergenza per problemi al motore a Mosca, come riferito dalla compagnia aerea Rossiya Air. L’azienda è in questi giorni sulla graticola per i problemi ai motori dei suoi 777. Proprio ieri la Federal aviation administration (Faa), agenzia federale statunitense che sovrintende all’aviazione civile, ha inflitto alla compagnia una multa di 6,6 milioni di dollari per diverse carenze di sicurezza, di cui 5,4 milioni per non aver attuato alcune condizioni previste in un accordo del 2015. La Faa ha contestato alla società americana di aver esercitato una pressione eccessiva sui suoi ispettori in un impianto in Carolina del Sud, in particolare nel controllo di un Boeing 787 Dreamliner nel febbraio 2020.

Boeing sta affrontando crescenti problemi legati ai suoi 787 Dreamliner. Le ispezioni per eliminare i difetti di produzione negli aerei a doppio corridoio hanno portato a ritardi nelle consegne. E d’altra parte la domanda dei Dreamliner, spesso utilizzati per le rotte internazionali, è diminuita a causa della pandemia da Coronavirus. Inoltre, l’industria aeronautica statunitense ha deciso di fermare temporaneamente tutti i 128 velivoli della classe 777 dotati del motore Pratt & Whitney PW4000-112. Una decisione presa dopo che un Boeing dotato di quel tipo di motore si è incendiato in aria sopra il Colorado su un volo United Airlines, facendo precipitare pezzi sulla città di Denver.

Le compagnie aeree interessate, oltre all’americana United Airlines, sono le giapponesi Ana e Jal e la sudcoreana Asiana Airlines. La nuova tegola dei 777 arriva dunque sulla testa del gigante di Seattle, già duramente colpito dalla crisi legata alla pandemia e dal taglio degli ordini seguito alla vicenda dei 737 Max, rimasto a terra per oltre un anno dopo i due disastri aerei della Lion Air del 2019 e della Ethiopian Airlines del 2019, che hanno causato complessivamente la morte di 346 persone.

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