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Boeing, le email della vergogna dei dipendenti sul 737 Max per non addestrare i piloti

Le mail «sono incredibilmente imbarazzanti», ha detto Peter DeFazio, presidente democratico della Commissione trasporti alla Camera dei rappresentanti

I dipendenti della Boeing si fanno beffa della Faa, l’agenzia federale USA per l’aviazione, con atteggiamento sprezzante ignorano la necessità di sicurezza sui voli, e così è lo stesso colosso americano a rendere pubblici dei documenti interni da cui emergono le responsabilità dei propri lavoratori. In particolare i dipendenti della Boeing si vantano di poter ottenere la certificazione 737 Max con una formazione minima per i piloti.


«Ho appena ingannato con i miei trucchi mentali Jedi questo imbecille», si legge nella chat interna della Boeing. L’«imbecille» è riferito a un cliente.

Il materiale, oltre 150 pagine di documenti, è stato consegnato agli inquirenti mesi fa e poi la Boeing lo ha inviato alla Faa e successivamente al Congresso americano. In realtà la mossa è stata un nulla di fatto, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal: la Faa, infatti, non ha ritenuto di particolare rilevanza il materiale inoltrato dall’azienda americana. Negli scambi di mail, i piloti fanno riferimento a problemi meccanici con i simulatori di volo per i test commissionati da Boeing. «Non sono ancora stato perdonato da Dio per quello che ho nascosto l’anno scorso», scriveva un dipendente in un messaggio del 2018. Il riferimento è probabilmente legato alla falsificazione di un rapporto poi inviato all’agenzia federale Usa.​


«Questo aereo è progettato da pagliacci supervisionati da delle scimmie», scrive un altro nel 2017. La società, che si è detta dispiaciuta per il contenuto delle mail e si è scusata anche con le compagnie aeree e i passeggeri, ha spiegato di aver inviato i documenti al Congresso per dovere di trasparenza. L’azienda, inoltre, ha dichiarato in un comunicato di impegnarsi nel raccomandare i training dei piloti per il modello 737 MAX:

Boeing is recommending 737 MAX simulator training in addition to computer based training for all MAX pilots prior to return to service of the 737 MAX. This recommendation takes into account our unstinting commitment to the safe return of service as well as changes to the airplane and test results. Final determination will be established by the regulators. “Safety is Boeing’s top priority,” said interim Boeing CEO Greg Smith. “Public, customer and stakeholder confidence in the 737 MAX is critically important to us and with that focus Boeing has decided to recommend MAX simulator training combined with computer-based training for all pilots prior to returning the MAX safely to service.”

Le reazioni e il futuro di Boeing

Le mail, condivise da The Verge su Scribd (file 1, file 2, file 3), «sono incredibilmente imbarazzanti», ha dichiarato Peter DeFazio, presidente democratico della Commissione trasporti alla Camera dei rappresentanti. «Mostrano un’immagine inquietante di ciò che Boeing era apparentemente disposta a fare per evitare il controllo di regolatori, equipaggi e passeggeri»; inoltre, «mostrano uno sforzo coordinato» sin dai primi giorni del 737 Max «per nascondere informazioni importanti alle autorità di regolamentazione e al pubblico». I documenti rischiano di compromettere ulteriormente i rapporti tra la Boeing e le autorità di regolamentazione statunitense. Qualche settimana fa, infatti, era stata data la notizia che vede la Boeing ancora in fase di stallo con il ritorno in aria del 737 Max, coinvolto nei due gravissimi incidenti aerei che, tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, hanno causato la morte di 346 persone.

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