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Il volo tarda 12 ore e un padre perde la laurea del figlio: Ryanair dovrà pagare i danni morali. La giudice: «Evento irrinunciabile»

13 Marzo 2021 - 16:32 Fabio Giuffrida
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La laurea di un figlio è un evento unico e perderlo costituisce un dramma per un genitore. Per questo motivo Ryanair dovrà sborsare oltre 1.000 euro di risarcimento: una sentenza che fa scuola (e che fa tremare le compagnie aeree)

Nel 2019 il papà di un giovane studente non ha potuto assistere alla seduta di laurea del figlio al Politecnico di Milano a causa di un ritardo di ben 12 ore del volo Bari-Bergamo. Una situazione che non gli ha permesso di prendere parte e festeggiare uno dei giorni più belli della vita del figlio, un evento unico e non certo ripetibile. Per questo motivo la giudice di pace del Tribunale di Bari, Marilia Binelli, ha condannato la compagnia aerea Ryanair a risarcire l’uomo non solo dei danni economici ma anche di quelli morali.

Il risarcimento

Come reso noto dall’avvocato Michele Tarquinio, fondatore del portale Rimborsovoli.it, la compagnia sarà chiamata a risarcire non solo 250 euro a titolo di compensazione economica, 73 euro come rimborso dei biglietti e 308 euro per le spese legali ma anche 500 euro di danni morali. Numeri alla mano, 1.131 euro. Non aver assistito alla laurea del figlio deve considerarsi un vero e proprio danno morale.

«Ha perso un evento unico e irrinunciabile»

Il 10 settembre 2019, il padre del laureando sarebbe dovuto partire da Bari alle 6.30 con un volo per Bergamo e, invece, il decollo è avvenuto alle 19.17 con ben 12 ore di ritardo. Inutile il suo arrivo in serata dal figlio. Troppo tardi, la laurea si era già tenuta (era ancora il periodo pre-Covid, quando le lauree si facevano in presenza). «Non vi è dubbio che per un genitore la seduta di laurea del proprio figlio costituisca un evento unico e irrinunciabile di grande soddisfazione. È evidente che tutto questo costituisce un grave e irreparabile danno», scrive la giudice.

Sentenza che fa scuola

Una sentenza importante che è destinata da una parte a fare scuola, dall’altra a responsabilizzare sempre di più le compagnie aree, spesso alle prese con ritardi che impattano duramente sulla vita dei viaggiatori. C’è chi parte per lavoro, chi per una visita medica ad un orario programmato, chi per assistere al matrimonio o alla laurea del figlio. Un ritardo, peraltro di 12 ore, può trasformarsi davvero in un problema o, in alcuni casi, in un dramma.

Foto in copertina: EPA/ANDY RAIN

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