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Nel Regno Unito 502 morti da vaccino anti-Covid? E Il governo ammette? No, leggiamo i dati

15 Marzo 2021 - 17:45 David Puente
Le segnalazioni ricevute sia dalla farmacovigilanza italiana che da quella del Regno Unito fanno riferimento a casi sospetti e non provati

Si continua a parlare di vaccini anti-Covid19. Il 13 marzo 2021 viene pubblicato su Affaritaliani.it un articolo dal titolo Reazioni ai vaccini, dati governo inglese. 502 morti, 87387 reazioni, 43 ciechi riportante un documento pubblico del Regno Unito già trattato dalla nostra sezione Fact-Checking di Open lo scorso 23 febbraio 2021. La pubblicazione di Affaritaliani è stata poi ripresa da Paolo Becchi, ripreso a sua volta da Libero per le sue accuse di presunte fake news rivolte al TG1.

Abbiamo spesso trattato l’argomento delle segnalazioni di reazioni avverse e le metodologie utilizzate in Italia dalla nostra farmacovigilanza, una situazione simile a quella che avviene nel Regno Unito e in altri Paesi. Queste, infatti, non sono provate e classificate come sospette, ma pur sempre utili per valutare eventuali indagini o interventi.

Per chi ha fretta

  • Il report britannico riporta delle sospette reazioni avverse.
  • Lo stesso governo, sul sito istituzionale, spiega come leggere i dati del report: le segnalazioni ricevute non sono provate e le sospette reazioni potrebbero derivare da altri eventi e non dai vaccini.

Analisi

«Esclusivo», riporta l’articolo di Affaritaliani: «tutti i dati governativi delle reazioni al vaccino nel Regno Unito, disturbo per disturbo. Il vaccino anti Covid e le sue reazioni avverse». In realtà di quei dati pubblici, non tanto «esclusivi», se ne parla da parecchio sui social, come possiamo vedere dal tweet dell’utente @sabrina__sf del 22 febbraio:

Come avevamo spiegato nell’articolo del 23 febbraio 2021, il report pubblicato e continuamente aggiornato della sanità britannica sui vaccini anti-Covid19 riporta solo dei sospetti eventi avversi, proprio come avviene nell’ambito della farmacovigilanza in Italia, come abbiamo più volte spiegato a Open Fact-Checking. Chi ha condiviso gli screenshot del documento britannico e chi ne ha parlato ha omesso la prima pagina su cui leggiamo «All UK spontaneous reports received between 9/12/20 and 28/02/21».

Il documento «Yellow Card reporting» viene spiegato in una sezione apposita del governo britannico dove leggiamo che si tratta di segnalazioni di «suspected reactions», ossia «sospette reazioni»:

Part of our monitoring role includes reviewing reports of suspected side effects. Any member of the public or health professional can submit suspected side effects through the Yellow Card scheme. The nature of Yellow Card reporting means that reported events are not always proven side effects. Some events may have happened anyway, regardless of vaccination. This is particularly the case when millions of people are vaccinated, and especially when most vaccines are being given to the most elderly people and people who have underlying illness.

Lo stesso governo britannico spiega che queste segnalazioni, come avviene in Italia, non sono affatto provate e alcuni degli eventi potrebbero essere stati causati da altri eventi e non dalle vaccinazioni. Questo non viene spiegato nell’articolo di Affaritaliani in un primo momento, bensì in un secondo (!). Cliccando sul link in fondo all’articolo si approda sulla seconda pagina dello stesso dove leggiamo:

L’aumento del numero di segnalazioni riflette l’aumento della diffusione del vaccino con l’apertura di nuovi centri di vaccinazione in tutto il Regno Unito. Per il governo inglese il numero e la natura delle sospette reazioni avverse segnalate finora non sono insolite rispetto ad altri tipi di vaccini utilizzati di routine. L’esperienza complessiva in materia di sicurezza con entrambi i vaccini è per quanto attesa dagli studi clinici. Sulla base dell’esperienza attuale, i benefici sono superiori alle complicanze. Come con tutti i vaccini e medicinali, la sicurezza dei vaccini Covid-19 viene continuamente monitorata

Nonostante ciò, l’articolo è stato preso da esempio da personaggi come Paolo Becchi su Twitter:

Non intendo creare nessun allarmismo. Una sola domanda è però lecita: perché nessun giornale italiano riporta questi dati? Reazioni ai vaccini, dati governo inglese. 502 morti, 87387 reazioni, 43ciechi.

In un successivo tweet del 14 marzo 2021 (ripreso poi da Libero), Becchi se la prende con il TG1 per aver dichiarato che nel Regno Unito non sono stati riscontrati decessi causati dai vaccini anti-Covid19:

Il Tg1 della Rai ha dichiarato che nel Regno Unito non ci sono morti a causa della vaccinazione. Questa notizia è falsa. I dati comunicati dal governo inglese parlano di 502 morti. Non sarebbe necessaria una interpellanza parlamentare sull‘ uso del servizio pubblico?

Conclusioni

I dati pubblicati dalla farmacovigilanza britannica non sono affatto provati, lo riporta lo stesso governo spiegando il contenuto del report. Infatti, le cause delle reazioni avverse e di eventuali segnalazioni di decessi potrebbero essere dovute ad altri eventi e non alle vaccinazioni. Pertanto, non è possibile affermare in alcun modo e con certezza che vi siano stati 502 decessi da vaccino anti Covid19 nel Regno Unito. Infine, l’informazione riguardo ai «sospetti» casi andrebbe menzionata fin dall’inizio, magari già nel titolo, per evitare incomprensioni e interpretazioni errate da parte dei lettori.

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