«Giornalisti, denunciate gli abusi, condannate i privilegi». Il post sui vaccini del padre di Scanzi (prima delle polemiche sul figlio)

La Procura di Arezzo ha aperto un fascicolo, senza ipotesi di reato e senza indagati, per chiarire tutta la vicenda

10 marzo. Blog di Orso Grigio. Titolo del post La coscienza degli altri. Citiamo l’inizio: «Che questo sia un paese alla deriva lo dimostra il fatto che una cosa perfettamente normale come un Presidente della Repubblica che si vaccina rispettando le regole come gli altri cittadini, qui diventa una notizia straordinaria tanto che quella fotografia l’hanno praticamente riportata tutti con relativo coretto di retorici peana pieni di stupore». Il post prosegue accusando chi ha trovato un modo per saltare la fila per il vaccino. Con tanto di appello ai giornalisti: «Ecco, invece di esaltarvi per la normalità, con le vostre quasi del tutto inutili testate e con i vostri queruli talk, datevi un senso: denunciate gli abusi, condannate i privilegi, le ruberie, gli evasori». Orso Grigio non è uno dei tanti autori misteriosi che si rifugiano dietro a un nickname per alimentare le bacheche web con le proprie sentenze. Orso Grigio ha un nome e un cognome, oltre che un dominio registrato. È Luciano Scanzi, padre di Andrea Scanzi, il giornalista che in questi giorni è stato travolto dalle polemiche per essersi vaccinato usando una lista della regione Toscana. Una vicenda che ha sollevato sui social un’ondata di polemiche a cui poche ore fa si è aggiunta la ricostruzione ufficiale dell’Asl Toscana Sud Est.


«Nessuna irregolarità», la versione dell’Asl Toscana Sud Est

Dopo le polemiche nate dalla vaccinazione di Scanzi, l’Asl Toscana Sud Est ha condotto una verifica interna su tutta la vicenda. «Tutta la procedura si è svolta correttamente», spiegano dall’azienda sanitaria. Secondo i vertici dell’Asl, è vero che il modulo su cui registrarsi per ricevere le dosi di vaccino avanzate è stato pubblicato online dopo la vaccinazione di Scanzi ma prima del modulo esisteva già una lista con dei nomi segnalati dai medici di base. Nomi fra i quali compariva anche quello del giornalista. La fine della vicenda però sembra ancora lontana. La Procura di Arezzo ha aperto un fascicolo conoscitivo sulla vicenda, senza ipotesi di reato e senza indagati. Sul caso è intervenuto anche Pierpaolo Sileri, sottosegretario al ministero della Salute del governo Draghi: «È doveroso che le Asl abbiano liste di riserva per non dover buttare dosi di vaccino in avanzo. Venerdì scorso, giorno in cui erano attese molte disdette, una di queste dosi è toccata ad Andrea Scanzi. Ne sono nate polemiche inutili: Scanzi ha dato il buon esempio».


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