Vaccino anti Covid in gravidanza: le indicazioni dell’Iss e gli studi. Ecco cosa c’è da sapere

Secondo i dati in possesso degli esperti al momento non ci sono elementi che suggeriscano effetti avversi

Nonostante la rassicurazione da parte dei pochi studi disponibili, sulla sicurezza dei vaccini anti Covid per le donne in gravidanza il dibattito continua a essere molto delicato. Scrive il ministero della Salute: «La preoccupazione di sottoporsi a una vaccinazione in gravidanza e allattamento, in assenza di dati di sicurezza ed efficacia dei vaccini contro COVID-19 per questo target di popolazione, è oggetto di dibattito a livello nazionale e internazionale». Tuttavia, le indicazioni che arrivano dai diversi Paesi in merito all’offerta vaccinale per le donne incinte sono diverse, e rimandano alla singola valutazione delle interessate con i loro medici.


Le indicazioni del ministero della Salute e dell’Iss

In Italia, l’ultimo report redatto dall’Iss sul tema, e aggiornato al 31 gennaio 2021, fornisce indicazioni di carattere generale per le donne che debbano sottoporsi alla vaccinazione. L’Iss specifica che per quei vaccini approvati dall’Ema, e utilizzati in Italia, Pfizer-BioNtech (mRNA), Moderna (mRNA) e AstraZeneca, non sono stati fatti trial su donne in gravidanza. Per questo, l’Iss non dispone di dati di sicurezza ed efficacia. Tuttavia, precisa, gli studi condotti finora «non hanno evidenziato né suggerito meccanismi biologici che possano associare i vaccini a mRNA ad effetti avversi in gravidanza e le evidenze di laboratorio su animali suggeriscono l’assenza di rischio da vaccinazione».


Quello che suggerisce il ministero della Salute è che la vaccinazione sia presa in considerazione per le donne incinte con un alto rischio di complicazioni da Covid19. Nel complesso, però, secondo i dati acquisiti, le donne in gravidanza non sembrano essere esposte a più rischi rispetto a persone non gravide. Come al solito, si consiglia di consultarsi con il proprio medico e di valutare il quadro clinico individuale.

La trasmissione degli anticorpi dalla madre al bambino

Per quanto riguarda la trasmissione degli anticorpi dalla madre al bambino, uno studio del Massachusetts General Hospital su Pfizer e Moderna ha rivelato come i test effettuati su 131 donne incinte non abbiano dato risultati negativi. Il gruppo era composto da 84 donne in gravidanza, 31 in fase di allattamento e 16 non incinte. Sia quelle incinte che quelle in fase di allattamento hanno prodotto la stessa quantità di anticorpi e il vaccino somministrato non ha dato effetti collaterali. Secondo un altro studio realizzato dai ricercatori del Hadassah University Medical Center di Gerusalemme, «la vaccinazione delle donne in gravidanza può fornire protezione materna e neonatale dall’infezione SARS-CoV-2».

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