Coronavirus, la terza ondata si sta abbattendo sull’Africa: in Kenya esauriti i posti in terapia intensiva. In Brasile picco di 3.650 morti in un giorno

Parte l’allarme dell’Oms sulla situazione sempre più critica nel continente africano, dove finora sono state somministrate solo 7 milioni di dosi. In Brasile crescono le proteste contro la gestione pandemica di Bolsonaro

KENYA

EPA/DANIEL IRUNGU | Operatori sanitari in Kenya in attesa del vaccino contro il Coronavirus

La terza ondata sta travolgendo l’Africa

Cresce la preoccupazione in Africa per l’andamento della curva pandemica di Coronavirus in forte aumento in almeno 12 Paesi. Secondo l’ufficio regionale dell’Oms, la crescita dei contagi minaccia i già fragili sistemi sanitari, con le situazioni più critiche che stanno emergendo negli ospedali in Camerun, Etiopia, Kenya e Guinea. Secondo il Guardian, negli ultimi tre mesi in tutto il continente i contagi sono aumentati del 50%, mentre procede a rilento la campagna di vaccinazione.


Finora sono state somministrate solo 7 milioni di dosi, a fronte di una popolazione continentale di oltre un miliardo di persone. Il Paese più colpito resta il Sudafrica, dove finora sono morte 52 mila persone, ma è in Kenya che la situazione preoccupa di più: il tasso di positività ha raggiunto il 20% e solo nell’ultimo mese sono stati registrati 14 mila casi e oltre 2 mila decessi. L’emergenza sta travolgendo la contea di Machakos, dove secondo il governatore Alfred Mutua le terapie intensive sono ormai piene.


BRASILE

EPA/Joedson Alves | Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro

Bolsonaro rischia l’empeachment per la gestione della pandemia

Il bilancio quotidiano delle vittime in Brasile ha toccato un nuovo picco con 3.650 decessi, per un totale dall’inizio della pandemia di oltre 307 mila morti. A fine marzo, secondo le proiezioni riportate dal Guardian, il Paese registrerà quasi 60 mila decessi, in peggioramento rispetto a febbraio. Una situazione che appare fuori controllo, alimentando lo scontro politico contro il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, accusato di non aver mai voluto gestire la pandemia, dopo aver minimizzato i rischi della Covid-19 sin da quando ne ha parlato come di una «semplice influenza». Cresce nel Parlamento il fronte che punta a mettere Bolsonaro sotto accusa, sull’onda anche del ritorno sulle scena pubblica dell’ex presidente Lula, che in una recente intervista ha parlato del «più grande genocidio» in corso in Brasile.

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