La bimba cinese «dice ‘glazie, plego’ e ‘facciamo plesto’», il caso scoperto in un in un libro delle scuole elementari

«Con questo tipo di narrazione, continueremo a vivere di pregiudizi e discriminazione», sottolinea la dottoressa Hu, professoressa all’Università Cattolica

«Dice “glazie, prego” e anche “facciamo plesto”, e non si offende mai quando la prendiamo in giro». Così recita un passaggio presente nel libro Leggermente plus, sussidiario dei linguaggi, dedicato ai bambini delle ultime classi delle scuole elementari. Un estratto che non è sfuggito però all’attenzione della giornalista Ilaria Maria Sala e alla professoressa dell’Università Cattolica di Milano, Lala Hu, che ha condiviso l’estratto su Twitter. 


La dottoressa Hu, oltre a sottolineare che i bambini nel momento in cui vengono bullizzati subiscono un trauma, mette in evidenza che nel testo si susseguono una serie di «stereotipi sui bambini di origine cinese, come esser bravi in matematica», così come il cliché di retaggio razzista della fonetica della «l» in luogo della «r», come nel caso di «glazie, plego» e «facciamo plesto». Elementi che, a detta della professoressa Hu, «rappresentano una mentalità retrograda, talvolta sessista e razzista», legati presumibilmente «all’assenza di diversity nel settore editoria». Ed essendo dei testi utilizzati per l’apprendimento dai bambini, osserva ancora Hu, «con questo tipo di narrazione, continueremo a vivere di pregiudizi e discriminazione». 


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