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Chi è Hermes Ferrari, «lo sciamano di Montecitorio» che protesta per le riaperture

06 Aprile 2021 - 18:48 David Puente
L'uomo comparso davanti alla Camera è un ristoratore modenese che già in passato si era ribellato alle misure restrittive del governo

Durante la manifestazione dei ristoratori a Montecitorio in quanti hanno notato e dato risalto all’imitatore italiano dello sciamano QAnon noto come Jake Angeli? In un momento dove i manifestanti sono scesi in piazza per chiedere di poter lavorare, in sicurezza nonostante la Covid19, c’è chi da una parte si è presentato con intenzioni violente e chi invece ha letteralmente attirato verso di sé i riflettori con un travestimento che rimanda ai tristi giorni dell’assalto a Capitol Hill: il ristoratore modenese Hermes Ferrari.

Hermes non è nuovo ad azioni eclatanti, basti ricordare la contestata cena del 31 gennaio 2021 dove mostrava in video la clientela priva di mascherine all’interno del locale modenese Regina Margherita. Lo stesso Hermes è uno dei ristoratori che avevano promosso l’iniziativa #IoApro, partita come una boutade e proseguita con l’organizzazione di cene illegali in violazione dei Dpcm. C’è anche un gruppo Telegram con oltre 12 mila iscritti, dove all’interno vengono riportare svariate teorie anche negazioniste della Covid19.

Hermes Ferrari, foto da Facebook.

Tra i video che circolano online in merito alle iniziative del suo locale troviamo quello condiviso sia sul gruppo Telegram che dal canale complottista Libera Espressione dove verso la fine la persona ritratta afferma quanto segue:

Vogliamo dire che in fondo non esiste nessun mostro Covid19, ma c’è sempre stato un virus influenzale che qualcuno ha trasformato in un mostro? Ebbene, se forse cominciate a dire sta cosa allora torneremo ad essere persone normali.

Ci sono ristoratori che di fronte al problema non si travestono, non attirano l’attenzione, ma cercano di recuperare il loro lavoro facendo valere le proprie ragioni anche contro il decreto ristori. Non saranno due corna a farli valere, ma solo a distrarre tutti da un problema. C’è riuscito, ormai è tardi.

Il gruppo Telegram “Io Apro” dove vengono condivise le pubblicazioni di canali complottisti e del negazionismo della Covid19

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