Vertice Turchia-Ue, Erdogan lascia von der Leyen senza sedia durante la visita ad Ankara – Il video

Momenti di imbarazzo durante il summit di ieri, con la presidente della Commissione che è finita relegata su un divano davanti al ministro degli Esteri turco

Quando i tre leader si sono riuniti per il servizio fotografico cerimoniale, c’erano solo due sedie poste davanti alle bandiere della Turchia e dell’Ue. La configurazione ha lasciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen perplessa, e una volta che il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha preso il posto designato all’Unione europea a fianco del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, è finita relegata su un divano lì vicino davanti al ministro degli Esteri turco. Von der Leyen all’inizio ha detto «Ähm…», l’equivalente tedesco della scontenta perplessità di un «uhmmm» in italiano o inglese. L’immagine della presidente von der Leyen – lasciata sul divano, sola e ben distante dal presidente Michel e il presidente Erdogan – chiude la scena in cui la prima presidente donna della Commissione europea ha ricevuto un trattamento di seconda classe durante la visita ufficiale ad Ankara, mentre i suoi colleghi maschi sono andati a prendere posto fianco a fianco per la foto di rito nel palazzo presidenziale turco.


Tuttavia, anche dopo il ritorno a Bruxelles il team di Michel ha insistito che dal punto di vista del protocollo tutto era in ordine: erano Erdogan e Michel che si stavano effettivamente incontrando, von der Leyen era solo presente per partecipare alle discussioni bilaterali, è il ragionamento. Tecnicamente, la missione in Turchia era effettivamente un incarico che il Consiglio aveva dato al presidente Michel, ma la presidente della Commissione è il suo superiore perciò il protocollo “estetico” andava aggiornato. Michel evidentemente era all’oscuro, sul momento è rimasto imbarazzato, ma è stato troppo lento per decidere di fermare tutto chiedendo gentilmente una sedia per il suo superiore. Una piccola correzione a un protocollo informale e inusuale che i funzionari di Bruxelles non hanno saputo gestire, regalando a Erdogan un piccolo momento di gloria da giocarsi sul fronte interno.


Video: Twitter/@SLagodinsky

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