«Una vergogna inaudita»: il M5s contro il ripristino del vitalizio a Formigoni. Gli era stato sospeso dopo la condanna per corruzione

I parlamentari grillini si scagliano contro la decisione della Commissione contenziosa di Palazzo Madama. L’ex governatore della Lombardia: «Ho ottenuto una misura di giustizia non solo per me ma per tanti altri cittadini»

La cosiddetta delibera Grasso-Boldrini, del 2015, che blocca i vitalizi per i chi è stato condannato in via definitiva per reati gravi, è stata annullata: la Commissione contenziosa del Senato ha deciso così di ripristinare il vitalizio di Roberto Formigoni. L’ex parlamentare e presidente della Regione Lombardia era stato raggiunto, il 21 febbraio 2019, da una sentenza della Corte di Cassazione che l’ha condannato a 5 anni e 10 mesi per il caso Maugeri, un’eccellenza della sanità lombarda al centro di giri illeciti di denaro. Con la decisione della Commissione di ieri, 13 aprile, Formigoni tornerà a ricevere il vitalizio da 7 mila euro, arretrati compresi. «Ho fatto bene a fare ricorso perché ho ottenuto una misura di giustizia non solo per me ma per tanti altri cittadini – ha dichiarato, in una nota, il Celeste, denunciando le – invettive forcaiole rivoltemi contro in questi anni. Si deve chiedere a quei parlamentari, a quegli intellettuali e a quei commentatori che tanto si stracciano le vesti di fronte a una sentenza, se ritengano che lo stato di diritto sia ancora il baluardo contro gli abusi di qualsiasi potere a protezione della singola persona o se per qualcuno possa invece essere ripristinata una forma di condanna a morire di stenti».


La reazione dei 5 Stelle

Danno un’interpretazione diversa della decisione gli esponenti del Movimento 5 stelle: la lotta ai vitalizi è da sempre una delle loro battaglie identitarie. «Vergogna», è la parola che circola nelle chat dei parlamentari grillini che commentano la notizia. «L’ultimo tassello dell’indegna riabilitazione di Formigoni. La casta politico/mediatica protegge se stessa», ha scritto in un lungo post su Facebook Alessandro Di Battista. «Una vergogna inaudita», scrive in un tweet la vicepresidente del Senato Paola Taverna.


«Ed eccoli, i senatori della Commissione contenziosa del Senato che hanno “posto rimedio”, restituendo a Formigoni un privilegio che si fa beffe degli italiani in piena crisi Covid – ha scritto Vito Crimi, elencando i nomi dei membri della Commissione che hanno accolto il ricorso di Formigoni -. Giacomo Caliendo (Forza Italia), Simone Pillon (Lega) e Alessandra Riccardi (ex M5S, che ha trovato la sua dimensione nella Lega)».

La senatrice Paola Taverna, invece, ha chiamato in causa direttamente Matteo Salvini, tacciandolo di incoerenza: «Meno di un anno fa diceva che i vitalizi erano una vergogna: ieri ha calato ancora una volta la maschera con questa indegna prova di restaurazione dei privilegi della Casta. Daremo battaglia in Senato».

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