Duro colpo per i NoVax, i biologi vaccineranno i cittadini grazie al loro ex beniamino Vincenzo D’Anna

Come i farmacisti, anche i biologi potranno somministrare i vaccini anti Covid19. Il presidente dell’ordine dei biologi per anni è stato accusato di aver sostenuto ambienti NoVax

L’Ordine nazionale dei Biologi ha firmato un accordo con il Governo Draghi per contribuire alla campagna vaccinale contro la Covid19. Insomma, anche i biologi potranno somministrare i vaccini insieme agli operatori sanitari e ai farmacisti dopo un corso di formazione specifico. Quel che suona strano, per chi ha memoria, che a siglare l’accordo sia il Presidente dell’Ordine, Vincenzo D’Anna, per anni accusato di aver sostenuto e di essersi fatto sostenere dagli ambienti NoVax. Tanto per ricordare, proprio per questo motivo si era pesantemente scontrato con l’attuale Presidente dell’Aifa, Giorgio Palù.


Vincenzo D’Anna e l’Ordine dei Biologi erano stati ampiamente criticati nel 2018 a causa di un finanziamento di 10 mila euro a un gruppo che mette in dubbio la sicurezza sui vaccini, tanto che la vicenda venne citata in un articolo della rivista scientifica Nature. Il gruppo in questione era l’associazione Corvelva, particolarmente seguita dai NoVax visto il sostegno alla teoria dei bambini «danneggiati» o «uccisi» dai vaccini. Parliamo della stessa associazione che usò la foto di un bambino sano e vaccinato per un manifesto che recitava così: «Io sono uno dei bimbi morti per SIDS (morte in culla) post-Vaccino esavalente OCCULTATI dai rapporti ufficiali».


A contestare il finanziamento all’associazione tanto seguita dai NoVax ci furono il direttore del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, Gerolamo Lanfranchi, e l’allora docente di Microbiologia e virologia dello stesso ateneo, Giorgio Palù. Vincenzo D’Anna, a seguito delle dichiarazioni dei due accademici, annunciò una causa per diffamazione e la richiesta di trasferire la sede degli esami di Stato in Biologia da Padova a Venezia. «Il presidente nazionale schierato con i No Vax» titolava all’epoca il Corriere del Veneto.

L’articolo del Corriere del Veneto dove si legge «Il presidente nazionale schierato con i No Vax».

«Analisi choc su due lotti di vaccini» titolava in prima pagina il quotidiano Il Tempo a fine 2018, riportando un’intervista a Vincenzo D’Anna citando dei “controlli” che sarebbero stati effettuati su alcuni lotti vaccinali utilizzando i fondi dell’Ordine dei Biologi. Pochi giorni prima, l’associazione Corvelva aveva pubblicato uno studio che venne ampiamente contestato e “fatto a pezzi” dalla revisione di Enrico Bucci: «Non si osserva infatti né che gli antigeni siano assenti nel vaccino, né che i presunti contaminanti corrispondano a quanto identificato; piuttosto, si deriva una certa trascuratezza di nozioni di biochimica di base». Poi qualcosa cambiò, a inizio D’Anna annunciò di aver revocato il finanziamento mentre l’associazione sostenne di aver rinunciato al contributo, restituendolo all’Ordine dei Biologi, entrambi per evitare «strumentalizzazioni».

Immagine da NextQuotidiano.

Facendo un passo indietro, nel 2017 Vincenzo D’Anna pubblicò una foto relativa a una presunta lezione universitaria di Biologia dove veniva mostrata una slide contenente il seguente testo: «I vaccini producono numerosi danni e presentano molti effetti negativi a lungo termine che sono ancora sconosciuti. La vaccinazione può essere fatale…». Il commento dell’allora senatore D’Anna è evidentemente sbilanciato: «Lezione Universitaria di Biologia. Dirlo in parlamento diventa un’eresia». Problema: non era affatto una lezione universitaria, ma un convegno sulle bufale sulle vaccinazioni. Il contenuto della slide, infatti, era tratto da una sezione del sito Epicentro dell’Iss intitolata «Quali sono le leggende – e le verità – sulle vaccinazioni?».

Il post Facebook di Vincenzo D’Anna con la foto della conferenza contro le bufale scambiata per una lezione universitaria dove si criticavano i vaccini.

Nello stesso anno risultò curiosa la presenza di Vincenzo D’Anna come presidente onorario della Società Scientifica per il Principio di Precauzione, presieduta dal presidente Giulio Tarro e da personaggi particolarmente apprezzati dagli ambienti NoVax come Stefano Montanari, Antonietta Gatti, Gabriella Lesmo e l’ex medico Fabio Franchi.

Immagine dal post Facebook della pagina Biologi per la Scienza.

Non solo Nature, nel 2019 anche il British Medical Journal aveva criticato la presenza di «relatori anti-vaccino» al convegno organizzato da Vincenzo D’Anna durante l’anniversario dei 50 anni dell’Ordine dei Biologi. Tra i relatori c’erano proprio i noti esperti seguiti dai NoVax che fanno sempre parte della Società Scientifica per il Principio di Precauzione.

Ecco perché può suonare strano assistere all’accordo siglato da Vincenzo D’Anna per le vaccinazioni anti Covid19, nonostante si sia sempre dichiarato a favore dei vaccini in generale. Chissà cosa diranno, anche questa volta, i gruppi NoVax.

Nella foto di copertina: «Vincenzo D’Anna di Ala in aula al Senato durante il voto degli articoli sulla fiducia posta dal governo sulla legge elettorale Rosatellum», ottobre 2017 (ANSA).

Leggi anche: