«Premetto, non sono un pubblico ministero quindi non sta a me giudicare la colpevolezza o l’innocenza di queste persone: voglio soltanto parlare alle persone che avvalorano la tesi secondo la quale uno stupro denunciato dopo otto giorni non è stupro». Con queste parole il frontman dei Maneskin, Damiano, si esprime sulle reazioni dei suoi follower sul caso di presunto stupro che coinvolge Ciro, il figlio di Beppe Grillo. «Ci sono donne che trovano il coraggio tempo dopo», prosegue l’artista romano, reduce dal successo all’ultimo Festival di Sanremo: «C’è un problema di fondo. Chiedo, almeno ai miei follower, di astenersi da commenti tanto disumani».
Video: Twitter/@eclissilunarii
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