Seconda dose e fasce di età: domani un nuovo parere dell’Ema sul vaccino AstraZeneca

Intanto, Bruxelles sta valutando se aprire un’azione legale per i ritardi nei confronti della casa farmaceutica anglo-svedese

Arriverà nella giornata di venerdì, 23 aprile, un nuovo parere dell’agenzia europea del farmaco sul vaccino anti-Covid di AstraZeneca. Secondo quanto annunciato dalla Commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, domani l’Ema si esprimerà in particolare su due questioni: la seconda dose e le fasce d’età. Il parere dell’Ema è il terzo rilasciata in poco più di un mese sul vaccino di AstraZeneca. Il 7 aprile, l’Ema aveva dichiarato che esistono forti legami tra i rarissimi casi di trombosi registrati in alcuni Paesi europei e il vaccino inglese. Tuttavia, l’agenzia europea del farmaco non aveva rilasciato nessuna indicazione sulle fasce d’età raccomandate per la somministrazione. Per questo i Paesi europei hanno deciso di andare un po’ in ordine sparso. In Italia, il vaccino inglese è stato raccomandato ai soli over 60. L’Ema ha sottolineato più volte come i benefici legati alla somministrazione di AstraZeneca superino i rischi.


L’ipotesi di un’azione legale contro AstraZeneca

Intanto, Bruxelles sta valutando se aprire un’azione legale nei confronti della casa farmaceutica anglo-svedese dopo i continui ritardi sulle consegne. Un portavoce della Commissione ha chiarito che gli Stati stanno esaminando quale sia la strada migliore da seguire per ottenere che l’azienda farmaceutica onori il suo contratto e consegni le 300milioni stabilite nell’accordo. Secondo fonti diplomatiche europee, i rappresentanti Ue di Francia e Germania hanno chiesto alla Commissione europea di avere maggiori informazioni prima di associarsi all’azione legale. Ma secondo il ministro della Sanità irlandese, Stephen Donnelly, la Commissione Europea avrebbe già “avviato un’azione legale contro AstraZeneca”, contestando il mancato rispetto delle forniture previste ai Paesi Ue di vaccini anti Covid nel numero concordato nei mesi scorsi. Donnelly ha parlato del “completo fallimento” dell’azienda farmaceutica anglo-svedese rispetto agli impegni presi per “aprile, maggio e giugno”.


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