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Caso Grillo, parla uno dei giovani accusati contro il comico: «Il video non andava fatto. La storia degli otto giorni non ci stava»

26 Aprile 2021 - 01:36 Redazione
Un audio esclusivo mandato in onda da Giletti dove uno degli amici di Ciro, accusato di violenza sessuale, contesta la versione della ragazza ma la difende dal video di Grillo

Dopo la pubblicazione del video-sfogo di Beppe Grillo in difesa del figlio contro le accuse di violenza sessuale, dopo la versione pubblicata da La Stampa della ragazza e la proposta dei legali di rendere pubblico il video di quella notte, Massimo Giletti rende nota la versione di uno degli amici di Ciro Grillo – Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta o Vittorio Lauria – durante la trasmissione Non è l’Arena su La7.

«Secondo me non… non andava fatto» afferma il giovane in merito al video del comico genovese e fondatore del Movimento 5 Stelle: «se fossimo stati io e gli altri miei due amici non conosciuti non sarebbe successo niente». Insomma, l’intervento di Beppe Grillo non si sta dimostrando un boomerang solo per il figlio, ma anche per tutti gli altri accusati diventati ormai famosi finendo nel mirino di giornalisti, e non solo.

Il giovane accusato, durante l’intervista audio rilasciata a Non è l’Arena, contesta la versione della ragazza e racconta di un episodio in cui avrebbe mentito, che tuttavia non sembra essere rilevante e avvenuto prima dell’arrivo del gruppo nell’abitazione del comico genovese. Non smentisce il rapporto sessuale di gruppo e il contenuto del video con il quale Grillo li definisce «coglioni», una ripresa che – come affermato da Giletti in trasmissione – riguarda soltanto «24 secondi» di una storia più lunga e complessa.

L’avevano forzata a bere alcolici? Secondo quanto dichiarato dal giovane, opportunamente anonimizzato, nessuno l’avrebbe costretta: «È proprio lei che l’ha presa da sola e per sfida». Sostiene che la stessa, dopo quella nottata, avrebbe scritto dei messaggi alle amiche dicendo di aver «sbagliato un’altra volta» e che avrebbe fatto «un’altra cazzata», messaggi per i quali bisognerebbe avere le carte per comprenderne il contesto.

Il giovane si difende, ma allo stesso tempo prende le difese della ragazza di fronte alla gogna mediatica lanciata contro di lei dal comico genovese. «La cosa degli otto giorni secondo me non ci stava a dirlo», dichiara l’amico di Ciro Grillo ai microfoni di Non è l’Arena: «Non c’entra tanto quanto ha aspettato, ma la cosa è che l’ha fatto proprio senza senso». Contestando il video, ammette di averlo visto prima ancora che il comico lo pubblicasse e probabilmente era consapevole di finire anche lui nell’eventuale gogna mediatica.

Ecco la trascrizione del dialogo tra l’inviato di Non è l’Arena e uno dei ragazzi accusati in questa vicenda:

Intervistatore: «Come va? Come stai?»

Ragazzo: «Bene, è un po’ dura. Speriamo che si risolva.»

Intervistatore: «Si parla tanto di un video di quella notte, ma nel video cosa c’è?»

Ragazzo: «Il video io non ce l’ho più. »

Intervistatore: «Ma cosa c’era?»

Ragazzo: «No, ma si vede proprio la ragazza che comunque sta, uno, benissimo, e due che comunque noi non costringiamo niente. »

Intervistatore: «Si dice che la avete costretta a bere vodka.»

Ragazzo: «Costretta, esattamente, ma invece è proprio lei che l’ha presa da sola e per sfida, come noi comunque abbiamo detti ai pm perché è stato proprio così. Per sfida lei l’ha bevuta tutta, “gocciolandola”, ma non era tanta, era un quarto di vodka… Non lo so adesso… Però comunque lei, da sola, perché noi non riuscivamo a berla e lei per sfida ha detto “Dai che ce la faccio” e se l’è bevuta. E poi è andata a dire che io l’ho presa per la gola, ho fatto…»

Intervistatore: «Ma alla fine con lei avete avuto un rapporto sessuale tutti e 4?»

Ragazzo: «Si, esatto.»

Intervistatore: «Ma perché allora lei ha dato una versione diversa?»

Ragazzo: «Si è pentita perché ci sono anche i messaggi suoi dove dice “Ho sbagliato un’altra volta”, “ho fatto un’altra cazzata”.»

Intervistatore: «Ma lo ha detto a voi?»

Ragazzo: «Si… No, con le sue amiche… Non lo so io.»

Intervistatore: «Ma il giorno dopo l’avete rivista?»

Ragazzo: «No… Noi non l’abbiamo più vista, ma non perché… Non è che poi, il giorno dopo… Cioè… Lei ha fatto le sue cose, infatti. Ma perché il giorno dopo… Dopo che una cosa che lei ha gestito in tal modo. Non penso sia così semplice andare in spiaggia, andare a fare kite, andare a fare un’altra serata in discoteca.»

Intervistatore: «Ma nel 2019, dopo la sua denuncia, vi hanno interrogato?»

Ragazzo: «Soltanto un mese dopo.»

Intervistatore: «Poi, quando vi hanno reinterrogato?»

Ragazzo: «Due settimane fa, si. »

Intervistatore: «Perché avevano scritto delle cose sbagliate.»

Ragazzo: «Esatto.»

Intervistatore: «Ma l’avete chiesto voi?»

Ragazzo: «Si».

Intervistatore: «E che cosa avevano scritto di diverso?»

Ragazzo: «Un tabacchino dove eravamo andati a prendere delle sigarette che lei aveva detto che non c’era, invece poi abbiamo trovato una foto e lei era in macchina con noi che siamo andati a prendere le sigarette in un posto vicino a un locale. Al Sottovento. Mi ricordo che lei aveva detto di non essere venuta e che c’era una foto che era là con noi. »

Intervistatore: «Lo avete chiesto due mesi fa quando hanno chiuso le indagini?»

Ragazzo: «Quando hanno chiuso le indagini, esatto.»

Intervistatore: «Mi sai dire se l’indagine l’hanno chiusa dopo l’arrivo di Draghi al governo?»

Ragazzo: «Secondo me, dopo.»

Intervistatore: «Cosa pensi del video di Beppe Grillo?»

Ragazzo: «Secondo me non… non andava fatto. Non se ne parlava più e ora è riuscito tutto perché ha fatto ‘sta roba qua. Perché se fossimo stati io e gli altri miei due amici non conosciuti non sarebbe successo niente.»

Intervistatore: «Secondo te, perché l’ha fatto?»

Ragazzo: «Secondo me, nel video, lui voleva più specificare come siamo fatti noi, che siamo dei coglioni perché comunque le cose bisognava dirle e che stavano anche sbagliando su cosa stavano indagando e tutto… Di vedere un attimo bene come sono le cose descritte perché comunque ha detto quello che è successo.»

Intervistatore: «C’è qualcosa che non condividi di quello che ha detto?»

Ragazzo: «La cosa che ha detto Beppe del video, la cosa degli otto giorni secondo me non ci stava a dirlo. Io ho parlato e visto il video prima che lo pubblicasse. Dire una roba del genere comunque davanti poi chissà quanta gente ha visto ormai quel video li contro una donna non è giusto, perché non c’entra tanto quanto ha aspettato, ma la cosa è che l’ha fatto proprio senza senso…»

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