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Islanda, Grecia, Portogallo e Canarie: le mete preferite dai giovani per l’estate 2021. Le regole da rispettare, dal tampone alla quarantena

22 Maggio 2021 - 07:40 Fabio Giuffrida
In Islanda è previsto un isolamento di 5 giorni a spese del governo, mentre in Grecia e Spagna è liberi tutti con tampone molecolare. Come cambiano le regole da Paese a Paese

Islanda, Canarie, Portogallo, Grecia, Eolie, Sicilia, Sardegna, Dolomiti, Campania e Puglia. Sono queste le dieci principali mete scelte dai giovani, secondo WeRoad, community di viaggiatori che organizza itinerari specialmente per i giovani, dai 25 anni in su, anche ai tempi del Covid. Un mix tra Italia ed estero con una netta prevalenza per il nostro Paese. Il motivo? Spostarsi da una regione italiana all’altra, allo stato attuale, è molto semplice: sono tutte in fascia gialla e, dunque, non serve nemmeno il green pass per spostarsi. Altro che tamponi obbligatori (e costosi) e anche quarantene come in alcuni Paesi all’estero.

Eolie, Sicilia, Sardegna, Dolomiti, Campania e Puglia

Sei mete su dieci sono italiane. Nelle isole Eolie, in Sicilia, in Sardegna, sulle Dolomiti, in Campania e in Puglia è possibile muoversi liberamente per turismo. Senza green pass, senza alcuna giustificazione, senza certificazioni di alcun tipo. Tutta l’Italia, infatti, dal 24 maggio sarà in fascia gialla. Non solo: ci sono anche tre regioni – Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna – che potrebbero diventare bianche già dal 31 maggio e altre tre – Abruzzo, Veneto e Liguria – che potrebbero cambiare di fascia dal 7 giugno, seguite poi dal 14 giugno da Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio. Zone bianche super ambite visto che lì non vigerà nemmeno il coprifuoco (che comunque a livello nazionale sarà abolito dal 21 giugno). Per i viaggi in Italia, tra l’altro, è possibile utilizzare il bonus vacanze seppur con tutti i limiti del caso.

Islanda

È una delle mete più richieste ma è anche una delle vacanze più “difficili”. Il motivo? Per andare in Islanda serve un tampone prima di partire, un ulteriore tampone all’arrivo in aeroporto, una quarantena di 5 giorni in loco e poi un terzo tampone alla fine dell’isolamento. Nello specifico, tutti i viaggiatori in arrivo dai paesi Ue dovranno presentare una certificazione, «in lingua inglese, islandese, danese, norvegese o svedese», che attesti che nelle 72 ore precedenti all’ingresso del Paese ci si è sottoposti a un test molecolare con risultato negativo. Poi, «indipendentemente dalla durata del soggiorno o dallo scopo della visita», i viaggiatori dovranno sottoporsi a «una procedura di doppio screening» – si legge sul sito Viaggiare sicuri che comprende due tamponi e una quarantena di 5 giorni nell’intervallo tra i due test. Il primo tampone all’arrivo in aeroporto, l’ultimo alla fine dell’isolamento. In caso di risultato positivo, è obbligatoria una quarantena di 14 giorni.

Come racconta a Open il noto travel blogger Fabio Liggeri, che proprio in questo momento si trova in Islanda, la permanenza in hotel per l’isolamento è a spese del governo. «Tutto funziona benissimo, dopo 5 ore arriva il risultato del test molecolare e la permanenza nelle strutture alberghiere avviene nel migliore dei modi, con tanto di pasti caldi e persino un’ora d’aria al giorno in cui si può andare in giro senza entrare nei luoghi chiusi o nei posti turistici», ci racconta. Va meglio, invece, per i vaccinati o i guariti che dovranno sottoporsi solo a un tampone all’arrivo in aeroporto: «Dopo 5-6 ore hanno il risultato».

Canarie

Le isole subtropicali, situate nell’oceano Atlantico, sono da sempre una delle destinazioni più amate dai viaggiatori italiani, specialmente Tenerife e Fuerteventura. In Spagna, a differenza dell’Islanda, è tutto più semplice: non serve stare rinchiusi in hotel per una settimana né sottoporsi addirittura a tre tamponi. Infatti, in questo caso, è consentito l’ingresso da tutti i Paesi europei senza quarantena. C’è solo l’obbligo di presentare un test molecolare negativo effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso nel Paese. Non sono ammessi i test rapidi per nessuna ragione, nemmeno appunto nelle Canarie. Non ci sono limitazioni negli spostamenti tra le isole.

Portogallo

I viaggiatori in arrivo in Portogallo, compresi quelli italiani, sono tenuti a presentare un test molecolare con risultato negativo che sia stato effettuato entro le 72 ore precedenti al viaggio. In assenza di questo, non potranno imbarcarsi. La regola, però, non vale per i bambini che hanno meno di due anni. Nessuna quarantena anche in questo caso, a meno che non si arrivi da Paesi con contagi uguali o superiori ai 500 per 100mila abitanti. Ma non è il caso dell’Italia.

Grecia

Dal 14 maggio la Grecia ha allentato le misure di restrizione anti-Covid, concedendo il libero accesso al Paese a tutti coloro che si sono vaccinati da almeno 14 giorni, a chi è guarito o a chi è in possesso di un tampone negativo. Prima della partenza, i viaggiatori devono firmare necessariamente questo form. Nel caso di ingresso nel Paese senza la compilazione del modulo è prevista una sanzione di 500 euro.

Se i passeggeri non sono guariti dal Covid o nel caso in cui non si siano vaccinati, c’è l’obbligo di mostrare un test negativo effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso nel Paese. Si tratta di un test obbligatorio per tutti i viaggiatori, compresi i bambini di età superiore ai 5 anni. Dal 19 aprile è stato rimosso l’obbligo di isolamento fiduciario di sette giorni per i passeggeri in arrivo dall’estero che risiedono nei Paesi Ue.

Resta la possibilità di essere sottoposti, a campione, a un test rapido effettuato all’arrivo in Grecia. Il test a campione è obbligatorio, nel caso in cui si venga selezionati; le autorità greche si riservano il diritto di bloccare l’ingresso nel Paese a chi si rifiuterà di sottoporsi al test. In caso di positività, è previsto un periodo di isolamento obbligatorio di 14 giorni in un “hotel quarantena” a spese del governo greco. Infine, vige il divieto di circolazione notturna, dalle 00.30 alle 5 tutti i giorni, tranne che per motivi di lavoro o salute.

Cosa succederà da luglio nei Paesi europei

Intanto il Consiglio Ue e il Parlamento europeo hanno raggiunto l’accordo sul green pass che si chiamerà Eu Digital Covid Certificate. Dovrebbe facilitare la libertà di movimento all’interno dell’Unione e dovrebbe entrare in vigore il primo luglio 2021. Il certificato servirà a provare l’avvenuta vaccinazione, la negatività a un test o la guarigione dal Covid. Non menzionato qualsiasi riferimento alla gratuità dei test necessari a ottenere il certificato, se non vaccinati.

Foto in copertina: ARTEM BELIAIKIN/UNSPLASH

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