I numeri in chiaro. Maga: «Ricoveri in calo, buon auspicio per l’estate. Coprifuoco in zona bianca? Senza controlli non serve» – Il video

Il direttore del laboratorio dell’istituto di Genetica molecolare del Cnr di Pavia:: «Il rapporto tra nuovi casi e tamponi effettuati è dimezzato»

«I numeri assoluti di oggi non devono spaventare: come sempre nel fine settimana si eseguono meno tamponi. Ma se guardiamo il rapporto nuovi casi di Covid-19 e test effettuati vedremo un netto dimezzamento». Commenta così il professor Giovanni Maga, direttore del laboratorio dell’Istituto di Genetica molecolare del Cnr di Pavia, i dati sull’andamento dell’epidemia diffusi dal bollettino giornaliero della Protezione Civile. «C’è un progressivo calo delle persone ricoverate sia in reparti Covid che in terapie intensive con la diminuzione del rapporto con le persone contagiate: guariscono molte più persone rispetto a quelle che si infettano», continua il professore, sottolineando come la situazione descritta dalla curva epidemica sia un «un buon auspicio per l’estate che sta per cominciare».


«Coprifuoco in zona bianca? Evita il liberi tutti ma servono controlli»

E a proposito della stagione estiva alle porte, il professor Maga riflette su uno dei temi che potrebbe essere discusso nella giornata di domani, 26 maggio, durante l’attesa Conferenza delle Regioni: «Mantenere il coprifuoco dalle 24 anche in zona bianca? Non credo servirà a molto se le autorità continueranno a garantire uno scarso controllo del rispetto delle regole», commenta il genetista. La richiesta del mantenimento anche per la zona bianca di una delle restrizioni anti Covid finora più discusse potrebbe essere avanzata dalla Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise.


Le tre regioni dovrebbero passare nella fascia più bassa di rischio dal prossimo lunedì 31 maggio, dopo che i dati diffusi dalla Cabina di Regia di venerdì 28 daranno il via libera. Oltre a mascherina, distanziamento e divieto di assembramento, in zona bianca al momento non è previsto né coprifuoco né nessun’altra restrizione ma la richiesta dei tre governatori avrebbe l’obiettivo di evitare la percezione di un “liberi tutti” nella popolazione. Anche e soprattutto memori di quanto successo due mesi fa in Sardegna, prima regione in “bianco” e tornata in rosso nel giro di 15 giorni. È su questo aspetto che Maga continua: «Non fa molta differenza che sia alle dieci, a mezzanotte o che non ci sia per nulla se le istituzioni derogano al controllo. Dall’altra lato la permanenza del coprifuoco in zona bianca potrebbe essere un incentivo, un segnale per far capire alle persone che non siamo ancora fuori dal tunnel, basta guardare cosa succede appena al di là dei nostri confini. Il virus potrebbe rientrare».

Leggi anche: