Accusato di aver «spalmato i morti» per evitare le chiusure: l’assessore siciliano torna in giunta per volere di Musumeci

Il presidente della Sicilia ha dichiarato: «Sono garantista: fino al terzo grado di giudizio per me è innocente»

«Io sono garantista. Fino a un eventuale terzo grado di giudizio per me una persona è innocente. Chi la non pensa come me è forcaiolo». È categorico Nello Musumeci sul ritorno in giunta di Ruggero Razza: ieri, 2 giugno, il presidente della Regione Sicilia lo ha reintegrato nell’assessorato alla Salute. Razza si era dimesso dall’incarico nel marzo scorso perché indagato nell’ambito di un’inchiesta su presunti dati falsati legati ai casi Covid. Era stato intercettato mentre chiedeva a una dirigente regionale di spalmare i morti in modo da presentare alle autorità sanitarie una situazione epidemiologica non troppo a rischio ed evitare le chiusure in Sicilia. Musumeci ha dichiarato di aver dovuto insistere con Razza affinché tornasse, perché «non voleva rientrare».


Le reazioni

La decisione ha alimentato il malcontento tra i senatori del 5 Stelle, che hanno bollato il ritorno di Razza come «inopportuno». «Ci sono delle indagini in corso su cui aspetteremo la magistratura, ma le intercettazioni che sono emerse sono agghiaccianti. Pensare che dalla Sicilia sarebbero stati inviati dati dei decessi “spalmati” resta un’ipotesi di una gravità inaudita», hanno fatto sapere in una nota. Allineato anche il sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Giancarlo Cancelleri, conterraneo di Musumeci e Razza: «Incredibile come Musumeci in questi anni di governo sia riuscito a far parlare della Sicilia sempre e soltanto per cose negative. Riesce a passare da un fallimento ad un altro con una facilità imbarazzante».


Per Italia Viva «Musumeci e Razza hanno commesso un grave errore». Il coordinatore regionale e presidente dei senatori di Iv, Davide Faraone, ha commentato che in questo modo «espongono la sanità siciliana, in piena vaccinazione e in un momento molto delicato, a fibrillazioni e polemiche dannose per i siciliani». «Le sue dimissioni – ha aggiunto – erano state assolutamente opportune in attesa della necessaria chiarezza, e oggi non si capisce perché se le sia rimangiate. Razza ha sbagliato a tornare al suo posto e Musumeci ha sbagliato a chiederglielo».

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