Gli ultimi minuti di Saman prima di essere strangolata, il piano della famiglia pronto da giorni

Sono due i video che permettono secondo la procura di ricostruire la notte in cui la 18enne pakistana è stata uccisa. Un omicidio premeditato dalla famiglia almeno da sette giorni prima

L’ultima volta che le telecamere di sicurezza inquadrano Saman Abbas è alle 00.09 del 1 maggio. In un primo video nelle mani degli inquirenti reggiani si vede la ragazza uscire di casa con uno zainetto in spalla assieme a suo padre e sua madre. Alle 00.15 il padre esce di nuovo e non ha niente in mano. Alle 00.22 torna in casa, è solo e porta con sé lo zainetto. Per la procura Saman è stata uccisa in quei 13 minuti, in quella notte in cui aveva minacciato di andarsene dopo l’ultima lite per ottenere i suoi documenti. La lite di quella sera è stata raccontata ai pm dal fratello della 18enne pakistana. La ragazza aveva raccolto tutte le sue cose nello zaino di scuola, aveva intenzione di andarsene definitivamente da quella casa e così ha tentato di fare. Pochi minuti prima, alle 23.57, il padre ha chiamato suo fratello Danish avvertendolo che la ragazza era scappata di nuovo.


Lo zio di Saman secondo la procura è l’esecutore materiale dell’omicidio. Lo sostiene anche il fratello della ragazza, sicuro che lo zio abbia strangolato sua sorella. Quando è tornato a casa non aveva nulla in mano, ma: «piangeva molto – ha detto il ragazzo – e diceva a me di non piangere». È in quell’occasione che lo zio avrebbe detto ai genitori, anche loro in lacrime: «Ora ci penso io». Il ragazzo avrebbe anche chiesto a suo zio dove fosse il corpo: «Perché volevo abbracciarla per l’ultima volta». Lo zio gli ha ripoto che non poteva dirglielo, per poi minacciarlo: «Non dire niente ai carabinieri, o ammazzo anche te».


I biglietti per il Pakistan comprati giorni prima

Quell’omicidio secondo la procura non è stato un gesto imprevisto e disperato, ma un piano ben definito. I genitori di Saman avevano comprato i biglietti per il Pakistan già il 26 aprile, per poi partire il 1 maggio, poche ore dopo la presunta morte della ragazza. Lo zio invece è scappato qualche giorno dopo in Francia, prima era stato fermato in Liguria assieme al fratello di Saman, affidato poi a una comunità. Lui è scomparso assieme ai figli, diretto in Francia. È invece del 29 aprile il video diffuso in tre frame ieri dalla procura in cui si vedono lo zio di Saman e i cugini con pale e secchi. Secondo gli inquirenti stavano preparando la fossa nella quale sarebbe poi finita la 18enne il giorno dopo.

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