Corsa al matrimonio, ci si sposa di nuovo ma senza lancio del bouquet, open bar, buffet fai da te e confettata. Il brindisi? Solo al tavolo

Sarà necessario presentarsi con il green pass, quindi con un certificato di vaccinazione o con un tampone eseguito nelle 48 ore precedenti, anche in zona bianca. La mascherina andrà indossata sempre (tranne quando si mangia e si beve)

Dopo i continui rinvii, tornano i matrimoni. Molti promessi sposi non vedono l’ora di festeggiare «il giorno più bello» della loro vita e non hanno più intenzione di posticiparlo ancora, in attesa che la situazione epidemiologica migliori: non c’è più tempo da perdere. Sempre nel rispetto delle misure anti-Covid, è già tornata la nozze mania. Da martedì 15 giugno, infatti, potranno essere festeggiati di nuovo i matrimoni, anche se bisognerà rinunciare ad alcune tradizioni. Anche quelle più sentite.


No al lancio del bouquet e all’open bar

A partire dal buffet: non sarà possibile servirsi da soli ma sarà necessario che siano i camerieri a farlo. Aumenta, di conseguenza, il numero relativo al personale di servizio richiesto per servire gli ospiti. Gli invitati potranno servirsi da soli esclusivamente in presenza di prodotti confezionati in monodose (ma è difficile che questo avvenga nei matrimoni). Vietato anche il lancio del bouquet per evitare assembramenti: sarà la sposa a consegnarlo a un fortunato o una fortunata. No anche agli open bar: i brindisi solo al tavolo.


Il green pass e la mascherina

La mascherina andrà sempre indossata (tranne quando si mangia e si beve), si potrà ballare all’esterno, si potrà avere la musica dal vivo e soprattutto sarà necessario presentarsi con il green pass anche in zona bianca. In altri termini, bisognerà attestare l’avvenuta vaccinazione oppure portare con sé il certificato di un tampone (negativo) eseguito nelle 48 ore precedenti. Dunque, c’è voglia di ripartire ma senza trasformare le location in cui si festeggiano i matrimoni in luoghi a rischio focolaio. Chi organizza i matrimoni non ha dubbi: in tanti vogliono sposarsi, le date sono quasi sold out e nessuno (o quasi) vuole più rimandare. C’è la paura che vengano imposte nuove restrizioni, magari subito dopo l’estate. Ma chi dovrà controllare e conservare i dati sensibili degli ospiti? Chi farà in sostanza il “Covid manager“? È probabile che alla fine se ne occuperanno gli addetti alla sicurezza o le hostess.

Meno invitati e no ai confetti sfusi

Da parte degli sposi deve esserci grande attenzione ai propri invitati. Sugli inviti in molti specificheranno che è necessario un tampone, in assenza di vaccino, ed eviteranno di mettere allo stesso tavolo persone che non siano dello stesso nucleo familiare. Questa, in realtà, è anche l’occasione buona per “tagliare” il numero di invitati, dunque per evitare di ospitare parenti lontani e qualche volta sgraditi. Spazio dunque a parenti e amici coi quali si hanno rapporti più stretti anche se il governo non ha posto alcun limite sul numero di invitati. Addio, infine, alla confettata: no ai confetti sfusi.

Foto in copertina di repertorio: Carlo Buttinoni/Unsplash

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