Alessandro Zan dopo la nota del Vaticano: «Non ci possono essere ingerenze estere in uno Stato sovrano»

Il deputato del Pd ha commentato su Twitter la nota inviata oggi dal Vaticano che chiede una modifica del disegno di legge sull’omotransfobia

Non si placa la polemica sul Ddl Zan dopo che il Vaticano ha inviato una nota “informale” all’ambasciata italiana per chiedere una rimodulazione del testo della legge contro l’omotransfobia. Il Vaticano si è appellato alle indicazioni contenute nell’accordo di revisione del Concordato tra Stato e Chiesa. Una mossa contestata dal propositore del disegno di legge, il deputato del Pd, Alessandro Zan. «Il DDL Zan è stato approvato da un ramo del Parlamento a larga maggioranza e l’iter non si è ancora concluso», scrive Zan su Twitter. «Vanno ascoltate tutte le preoccupazioni e fugati tutti i dubbi, ma non ci può essere alcuna ingerenza estera nelle prerogative di un parlamento sovrano». Una posizione chiara quella del deputato che va ad aggiungersi alle altri voci politiche arrivate in giornata. «Abbiamo fortemente voluto il ddl Zan, norma di civiltà contro reati di odio e omotransfobia e confermiamo il nostro impegno a farla approvare», ha dichiarato il segretario del Pd, Enrico Letta, che in giornata ha avuto una telefona anche con il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, sempre sul tema del disegno di legge.


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