Omicidio Willy, messaggi di morte e minacce nella chat segreta dei fratelli Bianchi: «Ti metto sulla sedia a rotelle»

«Un giorno ti avrò davanti e quel giorno lo ricorderai per tutta la vita. Ti trovo», scrivevano riferendosi ad alcuni ragazzi presi di mira dal gruppo

Sono agghiaccianti le parole usate dai fratelli Bianchi – imputati per l’uccisione di Willy Monteiro Duarte – in una chat segreta chiamata “Gang bang”. Parole che emergono solo oggi dagli atti di un processo parallelo a quello in corso a Frosinone. «Camminerai sulla sedia a rotelle. Pensi che non ci arrivo a Terracina o dove caz*o abiti? Io ti trovo…Credi che io sia l’ultimo arrivato?». E ancora: «Un giorno ti avrò davanti e quel giorno lo ricorderai per tutta la vita. Ti trovo»- Tutte frasi che i due avrebbero rivolto ad alcuni ragazzi presi di mira dal loro gruppo, come riporta oggi il quotidiano la Repubblica.


Spunta anche un video

Particolari al centro ora delle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Velletri su un presunto giro di spaccio di droga ed estorsioni in cui sarebbero coinvolti proprio i fratelli Bianchi. Nelle chat ci sono messaggi di morte, minacce e persino un video in cui si vedrebbe Palone (uno degli amici dei fratelli) scendere da un’auto e sparare in aria con la pistola mentre un altro amico dei due mima con un coltello il gesto di tagliare la gola. Segno che non avevano paura di nessuno, che non temevano controlli, che facevano quello che volevano tra le province di Roma, Latina e Frosinone. Infine, come emerge sempre dalle indagini, per mettere fuori uso una delle telecamere di videosorveglianza installate dai carabinieri fuori dall’abitazione dei due, Marco Bianchi e l’amico Orlando Palone, avrebbero tentato di colpire la telecamera con arco e frecce e con un fucile ad aria compressa.


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