Vaccini in vacanza da Nord a Sud, come ci si prenota la dose da turisti in (quasi) tutte le Regioni

L’asse Piemonte-Liguria si allarga alla Lombardia mentre il Trentino lavora al nuovo sistema informatico. Lazio e Campania dicono no, con Emilia-Romagna e Sardegna che chiedono dosi. Marche e Sicilia scelgono la via più semplice senza prenotazione

I mesi caldi delle vacanze estive sono ufficialmente arrivati e con loro l’urgenza di mantenere alto il ritmo della campagna vaccinale anti Covid nonostante le partenze. È per questo che la possibilità di vaccinarsi durante le ferie comincia ad essere una delle priorità per molte delle Regioni italiane. Il servizio per garantire i secondi richiami anche in villeggiatura è fondamentale per continuare la corsa verso la copertura totale della popolazione da un lato e assicurarsi una effettiva ripresa del settore turistico dall’altro. Era il 9 giugno quando il commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo scriveva ai singoli governatori affinché si organizzassero con le vaccinazioni ai turisti. Da lì le singole amministrazioni si erano mosse con non pochi dubbi riguardo modalità di realizzazione e forniture di dosi. Il prezzo da pagare era già allora quello di una diseguaglianza dei sistemi sanitari regionali e l’incertezza di una comunicazione efficace tra le singole piattaforme. Oggi, nel primo giorno di luglio, sono diverse le Regioni che hanno dato via libera a soluzioni più o meno strutturate con il fine di offrire seconde dosi anche ai visitatori. Ecco dove e come ci si potrà vaccinare da turisti in Italia.


L’asse Piemonte-Liguria-Lombardia per le vaccinazioni in vacanza

Le prime due Regioni ad aver trovato un accordo per le vaccinazioni in vacanza sono state il Piemonte e la Liguria che già a metà maggio, con i loro rispettivi presidenti, avevano cominciato il pressing sul commissario Figliuolo per l’approvazione di un patto bilaterale. Da oggi 1° luglio, chi risiede in una delle due Regioni e deciderà di trascorrere le ferie in Piemonte o in Liguria, potrà ricevere la sua seconda dose di vaccino anti Covid. L’accordo stretto tra il Toti e Cirio a breve potrà essere allargato anche alla Lombardia di Attilio Fontana. In queste ore i funzionari risultano a lavoro per verificare la compatibilità delle piattaforme per le prenotazioni.


Chi può aderire

Tutti coloro che soggiornano nella Regione di non residenza per fini turistici, con una durata della villeggiatura «che renda difficoltosa la fruizione della prestazione vaccinale nella regione di residenza». A questo proposito Figliuolo aveva raccomandato il servizio solo per i soggiorni «a lungo periodo», senza specificare il numero esatto di giorni. La decisione dei presidenti oggi oggi parla di «almeno 14 giorni di soggiorno». Altra condizione è che l’interessato dimostri l’idoneità della partecipazione all’iniziativa presentando la prenotazione effettuata della villeggiatura o autocertificazione in caso di casa privata. Altro documento necessario è la certificazione della data della prima dose ricevuta e il tipo di vaccino somministrato.

Come prenotarsi

Per richiedere un appuntamento bisogna collegarsi al sito della Regione dove ci si trova in vacanza. Una volta avvenuta la vaccinazione, questa sarà comunicata all’Anagrafe vaccinale Nazionale Covid che poi trasmetterà le informazioni alla Regione di residenza dell’interessato per la registrazione.

A seconda delle prenotazioni ricevute sulle piattaforme regionali, la struttura commissariale di Figliuolo invierà le dosi necessarie a garantire la somministrazione a tutti i vacanzieri richiedenti.

La Puglia allunga il periodo di soggiorno minimo per il vaccino

Da oggi per la Puglia sarà possibile segnalare attraverso un modulo di preadesione il periodo in cui ci si troverà in regione per le vacanze. «Per tutti coloro che resteranno in Puglia per almeno 3 settimane sarà possibile prenotare la seconda dose di vaccino anti Covid sul sito della Regione senza dover tornare nella regione di appartenenza». Ad annunciarlo è l’assessore alla Sanità ed epidemiologo Pier Luigi Lopalco. «Abbiamo un sistema che permette di comunicare attraverso un modulo il fatto che si permarrà in Puglia in un determinato periodo e che si avrà bisogno di quel preciso tipo di vaccino».

Marche e Sicilia con l’iter più semplice

Nelle Marche i turisti che trascorreranno un periodo di vacanza in regione, non avranno bisogno neanche di prenotare la propria seconda dose di vaccino. Le vaccinazioni verranno effettuate recandosi direttamente negli hub vaccinali presenti. I turisti dovranno esibire il certificato di vaccinazione della prima dose già ricevuta con indicato il vaccino somministrato e la data dell’iniezione. Stesso procedimento è già stato adottato in Sicilia. Una delle prime Regioni ad aver accolto di buon grado il via libera di Figliuolo alle vaccinazioni in vacanza, ha aperto già nei giorni scorsi la possibilità delle secondi dosi ai turisti delle Eolie. Dall’11 al 21 giugno i visitatori hanno potuto accedere in maniera diretta alle vaccinazioni presentandosi al Centro Polifunzionale di Malfa, all’hub di Lipari e in tutti gli altri centri vaccinali delle Isole. Ora il nodo da sciogliere sarà l’arrivo di abbastanza dosi per poter rispondere all’ingente quantità di visitatori che arriveranno in regione.

In Emilia-Romagna e Sardegna paura di restare a secco di dosi

Per vaccinare anche i turisti ci sarà bisogno di dosi ed è su questo fronte che Sardegna ed Emilia-Romagna sembrano essere piuttosto preoccupate. Il timore è quello di ampliare le vaccinazioni anche ai non residenti per poi ritrovarsi a secco di fiale. E’ per questo che la Sardegna ha chiesto ulteriori informazioni alla struttura commissariale di Figliuolo per assicurarsi un approvvigionamento estivo sufficiente. E che la stessa Regione di Bonaccini ora vuole risposte più chiare su quante dosi arriveranno tra luglio e agosto. «Avevamo dato la nostra disponibilità a vaccinare i turisti fin dall’inizio, ma per farlo dobbiamo conoscere esattamente il numero di vaccino che ci verrà consegnato» dice l’assessore alla Salute dell’Emilia Romagna e coordinatore di tutti gli assessori alla Sanità della Conferenza delle Regioni, Raffaele Donini. Ora spetterà a Figliuolo rassicurare in merito all’arrivo di dosi sufficienti per garantire le vaccinazione a tutti i turisti che arriveranno nelle regioni più visitate del Paese.

Lazio e Campania le più scettiche

Chi invece si mostra contrario a vaccinare i turisti è il Lazio. Da mesi Regione portabandiera di una campagna vaccinale a pieno ritmo, ora protesta per il rischio di una mancanza di dosi pericolosa. Secondo i calcoli dell’assessore alla Salute D’Amato a luglio arriverà il 35-40% di dosi in meno rispetto a quelle di giugno, per cui sarà piuttosto difficile garantire un’apertura per tutti i visitatori che arriveranno nei siti turistici della regione. Stessa situazione è quella registrata in Campania, dove al momento la priorità non scontata è quella di dover garantire dosi sufficienti per tutti i residenti ancora senza vaccinazione. Solo 4 giorni fa il presidente di Regione Vincenzo De Luca denunciava una «gestione irresponsabile» da parte del governo nella distribuzione dei vaccini. «Ad oggi, la regione Lazio, stessa popolazione della Campania, riceve 240 mila dosi in più della Campania. È una vergogna», ha scritto su Facebook il governatore. «Ancora più grave, se si tiene conto che in Campania abbiamo la popolazione più giovane (quella che adesso deve vaccinarsi) e la densità abitativa più elevata. Sono degli irresponsabili».

Il Veneto aspetta agosto

«Stiamo tentando di programmare per le due settimane centrali di agosto di vaccinare i turisti in Veneto» ha annunciato alla stampa il presidente Luca Zaia. La possibilità sarà data anche a tutti gli operatori turistici over 60. «Ulteriore idea è quella di vaccinare con il Johnson&Johnson gli operatori turistici sotto i 60 anni, grazie a 60 mila dosi» ha continuato il presidente, «si punta in questo senso a dare la possibilità di “forzare” la lista delle prenotazioni online, accreditandosi come operatori turistici». La preoccupazione per la fornitura di dosi però rimane: «La condizione principale è che ci siano i vaccini e che ci sia un sostegno in questo senso a livello nazionale» ha aggiunto Zaia, sottolineando la centralità dell’iniziativa per regioni come il Veneto che vivono «di pane e turismo».

Il Trentino pronto tra pochi giorni

In Trentino il software dedicato alle prenotazioni per i turisti sarà pronto tra qualche giorno. Il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha annunciato la possibilità per i visitatori provenienti da tutta Italia di ricevere la seconda dose di vaccino anti Covid a patto che si resti sul territorio regionale per almeno 15 giorni. Una decisione fondamentale anche per le imminenti riaperture degli eventi all’aperto previsti in tutta la regione. Le manifestazioni saranno infatti accessibili senza prenotazioni con l’aumento della capienza per gli impianti del 50%.

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