È morta Raffaella Carrà. Aveva 78 anni

A dare il triste annuncio l’ex compagno Sergio Iapino. «È andata in un mondo migliore»

È morta a 78 anni Raffaella Carrà: «Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre». Con queste l’ex compagno Sergio Iapino ha dato il triste annuncio unendosi al dolore di famiglia, amici e collaboratori più stretti. Si è spenta alle ore 16.20 di oggi 5 luglio dopo una malattia che da tempo aveva attaccato il suo corpo ma che si era preoccupata di tenere nascosta al suo pubblico. L’ultimo gesto di riguardo per chi l’ha seguita ed amata, scegliendo di tenere per sé il duro calvario che ha caratterizzato l’ultimo periodo della sua intensa vita. Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella sembrerebbe aver chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri.


La regina del varietà non lascia figli ma come lei stessa amava dire, di figli ne aveva a migliaia, come i 150 mila fatti adottare a distanza grazie ad “Amore”, uno dei programmi che più le era rimasto nel cuore. Una lunghissima carriera tra televisione e musica, il caschetto biondo più amato dagli italiani ha esordito negli anni ’50 dando il via ad una straordinaria carriera di successi nazionali e internazionali. Famosissima non solo in Italia ma anche in Spagna era stata celebrata lo scorso novembre anche dal Guardian, definendola «un’icona culturale che ha rivoluzionato l’intrattenimento italiano e ha insegnato all’Europa la gioia del sesso». Raffaella aveva risposto ringraziando: «Le donne italiane hanno grande simpatia per me perché non sono una mangiauomini. Si può avere sex appeal insieme a dolcezza e ironia, non bisogna per forza essere Rita Hayworth».


L’addio commosso del mondo dello spettacolo

Canto, ballo, recitazione. Raffaella ha saputo far tutto con l’empatia e la semplicità delle dive d’altri tempi. «Non mi ispiro a nessuno», diceva nel 1974, «parlo ai bambini, ai papà che guardano lo sport, alle mogli, agli italiani che guardano la TV e hanno voglia di divertirsi». Ed è proprio l’intrattenimento a essere stato uno dei suoi più grandi talenti. Canzonissima nel 1970 la consacrò come conduttrice, Ma Che Musica Maestro come ballerina e cantante, sempre brava, sempre coraggiosa con il completo a due pezzi che per la prima volta sdoganò l’ombelico scoperto in televisione. Né il Vaticano né la dirigenza conservatrice allora riuscirono a bloccarla, neanche quando poco dopo fece ballare tutti con il suo famosissimo Tuca Tuca.

Le reazioni del mondo dello spettacolo alla notizia della scomparsa di Raffaella non si sono fatte attendere, in un misto di commozione e sconvolgimento. «Il mito di sempre è rinato in Cielo. Rip Raffaella», ha scritto su Twitter la collega e amica Lorella Cuccarini. «Sei stata, sei e sarai l’unica regina. Per me, per tutto il mondo», ha ricordato Laura Pausini, traducendo il post pubblicato in lingua spagnola per il Paese che più di tutti insieme all’Italia ha saputo accogliere il talento del caschetto biondo. A commentare la notizia in diretta su Rai Uno, il ballerino e storico compagno di Tuca Tuca Enzo Paolo Turchi: «Sono a pezzi. Ci siamo conosciuti giovanissimi. L’ho sentita poco tempo fa, non mi ha detto della malattia», ha confidato Turchi, «era la numero uno nel mondo, come persona, come donna». Il ballerino si lascia andare ad un ricordo della grande semplicità e simpatia della showgirl: «Mi ricordo una volta, eravamo in Spagna per uno spettacolo: c’era un traffico incredibile, la piazza era piena. Eravamo in macchina, Raffaella ha fermato un signore in vespetta, gli ha chiesto un passaggio ed è andata con lui». E ancora: «È salita sul palco, c’erano diecimila persone ad aspettarla».

Anche le più alte cariche dello Stato hanno dedicato un ricordo alla showgirl italiana. «Profondamente colpito dalla scomparsa di Raffaella Carrà» ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella su Twitter, «(…) volto televisivo per eccellenza ha trasmesso con la sua bravura e simpatia un messaggio di eleganza, gentilezza e ottimismo». Oltre a Mattarella, anche il premier Mario Draghi: «Con il suo talento e la sua professionalità ha avuto un ruolo decisivo nel diffondere la cultura dello spettacolo in Italia», ha commentato il Presidente sul profilo ufficiale di palazzo Chigi, «la sua risata e la sua generosità hanno accompagnato generazioni di italiani e portato il nome dell’Italia nel mondo».

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