Metti nel tormentone la matrona (o i padri nobili) della musica e poi alza il volume: la formula vincente dell’estate 2021

La scommessa di Fedez e non solo: una canzone con un big della musica leggera italiana. Rispondono Orietta Berti, Gianni Morandi, Ornella Vanoni, Eros Ramazzotti

Rischiavamo un’ennesima estate di anonimi tormentoni cuciti chirurgicamente per restare nella testa del pubblico e in testa alle classifiche delle riproduzioni in radio, senza però aver alcuna particolare nota di rilevanza. Brani realizzati a tavolino, quasi con lo stampino, tra preset sonori, vocali e testuali ormai rodati e «che funzionano», secondo gli addetti ai lavori. I soliti elementi esotici, latini, arabeggianti. Gli accenni in spagnolo, e la voglia di danzare in riva al mare, e la spiaggia, e l’innamorarsi, e il fare festa. E va bene, d’estate ci sta un po’ di leggerezza. Se però ogni anno la leggerezza è sempre la stessa diventa pesante da sopportare, difficile da digerire, tra brani anonimi e voci non distinguibili le une dalle altre. Ma quest’anno è accaduto qualcosa di diverso e, forse, piacevole. Ad affiancare, se non addirittura imporsi senza volerlo fare di proposito, tra le varie voci che “tormenteranno” la stagione estiva sono tornate le matrone, nel senso più alto del termine, e i padri nobili della storia della musica leggera italiana. Fedez e Achille Lauro con Orietta Berti, Emma con Loredana Bertè, Jovanotti e Gianni Morandi, Rovazzi e Eros Ramazzotti, Colapesce e Dimartino e Ornella Vanoni. E quel quid che si va cercando in un qualche brano, quest’anno finalmente lo si trova.


Orietta Berti, Fedez e Achille Lauro

Orietta Berti, l’usignolo di Cavriago, vola con la voce nel ritornello di Mille, andando a far dimenticare le strofe che compongono il brano. Qualcuno le ricorda? Senza offesa né per Fedez né per Achille Lauro, s’intende. Anche il sapersi metter un po’ da parte, comprendendo quando è meglio accompagnare e affiancare, anziché esser protagonisti, per far brillare gli altri non è comunque cosa da poco. Un ritornello, quello di Orietta Berti, tanto soave quanto buono come il pane appena sfornato, e che spicca nel mezzo dell’opulenza e all’impeccabile (e studiatissima) estetica del video.


Gianni Morandi e Jovanotti

C’è poi Jovanotti che ha deciso di far interpretare all’infortunato Gianni Morandi L’Allegria. Ora: qualcuno ha mai visto Gianni Morandi o Lorenzo Cherubini arrabbiati, o col muso lungo? Anche loro avranno le loro giornate storte. Eppure. Il brano rischiava però di diventare il solito cliché noioso sull’ottimismo, sulla ripartenza, sul viva la vida, eccetera. E mentre Jovanotti contribuisce con qualche urletto qua e là, a metà tra Damon Albarn in Song 2 e un cantore di jodel (con tutto il rispetto per l’arte – perché di arte si tratta – del gorgheggio montanaro tedesco), la voce di Morandi, il suo atteggiamento, il suo tono riescono a rendere il brano pienamente godibile, senza voler far premere disperatamente e compulsivamente all’ascoltatore il tasto skip per liberarsi della canzone.

Ornella Vanoni, Colapesce e Dimartino

E infine, menzione con lode per Colapesce e Dimartino e Ornella Vanoni. Qualcuno pensava che dopo Musica Leggerissima i due cantautori siciliani sarebbero tornati rapidamente nel dimenticatoio. E invece il duo siciliano cosa fa? Per scherzo, durante una delle loro consulenze musicali a Propaganda Live, decide di omaggiare Ornella Vanoni. Una chitarra, un vasetto Bormioli usato come maracas e, con una semplicità ironica e disarmante, i due cantautori riescono a tirare fuori il pezzo complessivamente più elegante, ironico e musicalmente piacevole dell’estate. Ornella Vanoni al gioco ci sta, ironizza su se stessa e diverte l’ascoltatore. “La cantante della mala” ricorda a tutti che sa essere anche la dama che ammalia, incanta e accompagna i suoi due fedelissimi Toy Boy, senza mai, veramente, abbandonarli. Anzi li richiama a sé, adorabilmente crudele. Furbacchioni e talentuosi loro. Ma lei ancor di più. 

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