Giorgia Meloni attacca l’obbligo vaccinale. Burioni le ricorda che lo introdusse (anche) “Lui”

Il virologo spiega che la battaglia della leader di FdI garantirebbe al virus «la libertà di uccidere, rovinarci la vita, fare chiudere le scuole, distruggere l’economia»

«L’idea di utilizzare il Green pass per poter partecipare alla vita sociale è raggelante, è l’ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana». Giorgia Meloni si scaglia contro l’obbligo di vaccinazione anti Covid. In un post su Twitter la definisce «una follia anticostituzionale che Fratelli d’Italia respinge con forza». E poi spiega che tutto ha a che fare con la cosiddetta «libertà individuale che per lei e il suo partito è «sacra e inviolabile». Immediata la reazione di Roberto Burioni che, appellandosi a qualche cenno storico, le ricorda che «la prima vaccinazione moderna obbligatoria in Italia risale al 1939». E cioè quando al governo, come presidente del Consiglio, c’era Benito Mussolini. La battaglia della leader di FdI «non la capisco e non c’entra niente con la sua storia», scrive il virologo. Una battaglia che garantirebbe al virus «la libertà di uccidere, rovinarci la vita, fare chiudere le scuole, distruggere l’economia». Il primo vaccino reso obbligatorio in assoluto in Italia risale invece al 1888: era quello contro il vaiolo.


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