Indice Rt in rialzo, Brusaferro: «Aumentano i contagi tra i giovani e la circolazione della variante Delta: vaccinare tutti con doppia dose»

Diminuisce l’età mediana dei contagi: 28 anni. Il monito del presidente dell’Iss: «Ad agosto previsto un aumento delle ospedalizzazioni. 2,5 milioni di over 60 non coperti neanche dalla prima dose: è necessario che si proteggano»

L’indice Rt, dopo settimane di calo, ha subìto la prima impennata: 0,91 contro lo 0,66 della scorsa settimana. In aumento anche l’incidenza dei contagi da Coronavirus, con 19 casi su 100 mila abitanti (dati di ieri, contro 11 casi su 100 mila 7 giorni fa). Secondo il monitoraggio settimanale dell’Iss-Ministero della Salute sull’andamento dei contagi, ora all’esame della cabina di regia, sono in aumento soprattutto le infezioni tra i più giovani, spesso asintomatici. I dati di questa settimana sono «espressione di un aumento della circolazione virale principalmente in soggetti giovani e più frequentemente asintomatici», pur non traducendosi in nuove ospedalizzazioni. Tuttavia, come evidenziato dal presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, alla luce dei dati attuali e analizzando «il peggiore scenario possibile», nel mese di agosto potrebbero aumentare non solo i contagi, ma anche le ospedalizzazioni, con «centinaia di persone ricoverate», seppur rimanendo al di sotto delle soglie critiche del 30% e 40%, rispettivamente per ricoveri ordinari e terapie intensive. Ed è proprio per questo motivo che il presidente dell’Iss ha ribadito con forza la necessità di procedere rapidamente con le vaccinazioni degli over 60, Sino a oggi, osserva Brusaferro, 2,5 milioni di over60 non si sono vaccinati neanche con la prima dose. «È essenziale che si proteggano per evitare effetti più critici dell’infezione», anche in previsione dell’aumento della circolazione della variante Delta, che diventerà presto dominante.


Diminuisce l’età mediana dei contagi: 28 anni

Durante la conferenza stampa settimanale, il presidente dell’Iss Brusaferro ha evidenziato come ci siano due dati particolarmente rilevanti. «Il numero dei comuni con almeno un caso non decresce più ma si va verso la ricrescita. Nelle settimane precedenti erano 2.165 ora sono 2.267 comune. In molte regioni si osserva inoltre una inversione e una ricrescita dei contagi». Inoltre, ha proseguito il presidente dell’Iss, guardando all’ultima settimana i contagi sono in aumento prevalentemente «nella fascia 20-29, poi in quella 10-19, e, infine, tra le persone di età compresa tra i 30 e 39 anni». L’età mediana dei ricoveri è 50,2 anni per le degenze ordinarie, mentre nei reparti di terapia intensiva l’età mediana è di 63 anni. Infine, l’età mediana dei decessi si attesta a 73 anni. E alla luce di questi dati, il presidente dell’Iss ribadisce: «la maggiore dell’attenzione va posta sulla vaccinazione col ciclo completo (doppia dose) per l’intera popolazione, con particolare attenzione anche alla fascia dei più giovani».


La situazione epidemiologica nelle Regioni

Sono 19 le Regioni e Province Autonome (PA) classificate a «rischio moderato» e due (la Provincia autonoma di Trento e Valle D’Aosta) a rischio basso questa settimana. Una situazione diversa rispetto solo due settimane fa quando invece tutte le regioni erano classificate a rischio basso mentre dalla scorsa settimana si è iniziato ad evidenziare un aumento dei casi in 11 Regioni.

I tassi di occupazione ospedaliera

Malgrado gli indicatori indichino un’inversione di tendenza rispetto alle settimane precedenti, non è stato registrato un aumento nella pressione ospedaliera. «L’impatto della malattia Covid-19 rimane minimo con tassi di occupazione in area medica e terapia intensiva ancora in lieve diminuzione», si legge nel report. Su scala nazionale, il tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva si attestano al 2%, una percentuale ben lontana dalla soglia critica del 30%. Il numero di ricoverati, rispetto alla precedente rilevazione, è in diminuzione con 157 pazienti in gravi condizioni (al 13 luglio) contro i 187 della settimana precedente (6 luglio). Anche le aree mediche di degenza Covid-19 per i malati non gravi si attestano a livello nazionale al 2%, con una soglia di allarme fissata al 40%.

Speranza: «Maggior peso alle ospedalizzazioni nei cambi di colore delle regioni»

A tal proposito, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato che «in una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione, è ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori».

Brusaferro: «Crescerà la variante Delta. Ad agosto previsto aumento ospedalizzazioni»

Alla luce dei dati raccolti, il presidente Brusaferro ha spiegato che «nel mese di agosto si prospetta con una crescita dell’occupazione in terapia intensiva e area medica, ma comunque inferiore alle soglie critiche del 30% e 40%. Tuttavia – ha proseguito Brusaferro – è possibile che si superi il 10% di occupazione con centinaia di persone ricoverate, questo è ovviamente lo scenario peggiore». Questo anche in previsione del fatto che «il quadro generale della trasmissione dell’infezione torna a peggiorare con molte regioni a rischio moderato. Fortunatamente in questa fase l’impatto della malattia sulla ospedalizzazione rimane minimo. La variante Delta è destinata a crescere e in altri Paesi sta portando grande aumento di nuovi casi: è quindi importante tracciare i contatti e prevedere le quarantene ed è opportuno raggiungere quanto prima la copertura vaccinale con la doppia dose. Questa è una delle priorità».

La conferenza stampa dell’Iss

Foto in copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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