Brunello Cucinelli: «I lavoratori che non vogliono vaccinarsi? Li pago ma restano a casa»

Il fondatore della casa di moda: «Non posso imporre a nessuno di fare questa scelta, ma nemmeno mettere a rischio gli altri. Darò un’aspettativa retribuita di sei mesi e poi si vedrà»

Brunello Cucinelli, stilista e fondatore della sua casa di moda, dice oggi la sua in un’intervista a la Repubblica sulla proposta di Confindustria del Green Pass per lavorare, già contestata dal capo della Cgil Maurizio Landini. «Ho fatto una grande assemblea riunendo nel parco antistante i nostri stabilimenti a Solomeo, tutti i dipendenti presenti e distanziati. Ho portato loro i saluti e gli auguri del presidente Draghi, dicendo che presto il governo sarebbe intervenuto a regolare i prossimi passi e che verosimilmente presto potremmo essere autorizzati a recarci in azienda senza le mascherine, ma a quel punto potranno entrare solo coloro che hanno il Green Pass». Secondo Cucinelli questo è «un principio che vale anche per chi viene a trovarci e per i collaboratori esterni. Proprio due giorni fa ho ricevuto la comunità finanziaria, anche in questo caso ci siamo visti in sicurezza: gli analisti e gli investitori sono entrati in azienda solo dopo aver fatto il tampone». Cucinelli ha una proposta per chi non vuole immunizzarsi: «Non posso imporre a nessuno di fare questa scelta, ma non posso neppure mettere a rischio chi ha scelto di vaccinarsi. Ho un caro amico, che ha già fatto due volte il vaccino e da 11 giorni è a letto con la febbre a quaranta perché ha preso una variante del Covid. Questa non è un’influenza, è una cosa grave…». E quindi: «La mia proposta per loro è quella di stare a casa con un’aspettativa di sei mesi retribuita e poi si vedrà. Dio vede e provvede». E se le percentuali di vaccinati fossero state basse? «Avrei fatto lo stesso. Per questo durante la pandemia abbiamo comunque pagato gli stipendi pieni e donato all’umanità la merce in eccesso che non abbiamo venduto».


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