Russia, si rompe il tubo dell’ossigeno in un ospedale dell’Ossezia del Nord: muoiono nove pazienti Covid

Erano ricoverati nella struttura di Vladikavkaz. La tragedia è stata riportata dalle autorità sanitarie

Il tubo dell’ossigeno che li teneva in vita si è rotto all’improvviso e i 9 pazienti Covid ricoverati presso l’ospedale russo di Vladikavkaz sono morti per mancanza di aria. La tragedia è stata riportata il 9 agosto dalle autorità sanitarie russe: «C’è stata una rottura del sistema di ossigeno», ha fatto sapere il ministro della Salute Muraško, spiegando dell’assurdo incidente. La struttura sanitaria in cui è accaduto il fatto si trova a Vladikavkaz, capitale della repubblica russa dell’Ossezia del Nord, dove attualmente si registrano più di 270 decessi giornalieri legati a Covid-19 e 20 mila positivi nelle ultime 24 ore. Il ministero della Salute ha affermato che 71 pazienti erano in terapia intensiva al momento dell’incidente, di cui 13 supportati da «ventilazione meccanica». Di questi, nove sono deceduti. Il capo ad interim della Repubblica, Sergei Minyaylo, ha affermato che i polmoni dei pazienti morti oggi per la rottura del tubo dell’ossigeno avevano già subito «un danno del 90%» prima della rottura della tubatura, e ha affermato che è troppo presto per dare la colpa della loro morte all’incidente. Minyaylo ha detto che il problema è stato «rilevato ed eliminato prontamente entro 30-40 minuti» e che il resto dei pazienti è passato a «bombole di ossigeno e fonti di ossigeno di riserva».


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