Oms, per l’autore del report sull’origine del Coronavirus «è probabile» che il paziente zero sia stato un dipendente del laboratorio di Wuhan

Secondo quanto riportato dal Washington Post, il capo delle indagini congiunte Oms-Cina ha dichiarato che il team cinese fece pressioni affinché venisse esclusa la leak lab theory dal documento

Il paziente zero del Coronavirus potrebbe essere un impiegato del laboratorio di Wuhan che lavorava a stretto contatto con i pipistrelli. Ad affermarlo è Peter Ben Embarek, a capo delle investigazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità sull’origine del Sars-Cov-2, che ha redatto il rapporto congiunto Oms-Cina nel marzo 2021. Secondo quanto riportato dal Washington Post, Embarek ha dichiarato in un documentario andato in onda questa sera sulla televisione danese di considerare «probabile» l’ipotesi di una fuga accidentale del virus per contatto diretto, causata da un errore umano. Lo scienziato ha spiegato che i ricercatori cinesi, durante le investigazioni, avevano fatto pressioni affinché venisse escluso dal rapporto ogni riferimento all’ ipotesi di una fuga da un laboratorio. Dopo 48 ore di discussione, il team degli scienziati convenne nello scrivere che era «molto improbabile» che il virus potesse essere accidentalmente fuoriuscito dall’Istituto di virologia di Wuhan o da un’altra struttura della città. Per Embarek però è «probabile» che un impiegato del laboratorio abbia aver inavvertitamente portato il virus a Wuhan dopo aver raccolto campioni sul campo. «All’inizio, non volevano menzionare nulla del laboratorio nel rapporto, perché lo ritenevano impossibile», ha detto. «E quindi abbiamo ritenuto che non c’era bisogno di perdere tempo su questo».


«La Cina condivida i dati»

L’Oms in queste ore ha sottolineato che servono «tutti i dati» sul Covid per indagare sull’ipotesi di una fuga di laboratorio in Cina, esortando tutti i paesi – «Cina compresa» – a condividere le informazioni sui primi casi. «Per affrontare la leak lab theory, è importante avere accesso a tutti i dati».


Leggi anche: