Terapie intensive, resta elevata l’allerta in Sicilia e Sardegna. Peggiora la situazione in Calabria

Le due isole restano a forte rischio zona gialla. Migliora la Basilicata

Restano stabili, su livelli elevati, i dati delle terapie intensive e delle aree mediche di Sicilia e Sardegna, le due regioni che rischiano di avere i numeri da zona gialla per numero di contagi e ricoveri da Coronavirus. La Sicilia, dove ieri più di un medico aveva lanciato l’allarme, secondo i dati Agenas di oggi 19 agosto e riferiti a ieri, resta al 10% per il tasso di occupazione delle terapie intensive – livello massimo previsto dai nuovi parametri – e al 17% per l’area medica (oltre la soglia del 15%). Dato leggermente migliore per la Sardegna che tocca il 9% per le intensive (poco sotto la soglia) e raggiunge il 10% per i reparti. Sempre al Sud, balza al 15% nelle aree mediche la Calabria con un +1%, mentre migliora la Basilicata. In rialzo del 3% invece le intensive in Abruzzo che arrivano al 6%.


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