Due incidenti mortali ad alta quota. Il primo a Valbondione, in provincia di Bergamo: un giovane di 26 anni è precipitato dal Pizzo Coca ed è finito in un canalone. L’incidente che non ha lasciato scampo al ragazzo, originario di Parma, è avvenuto intorno alle 19 di ieri, 19 agosto, quando è scattato l’allarme per il mancato rientro. Le cattive condizioni meteorologiche rendono al momento difficile il recupero del cadavere. La fitta nebbia che sta ricoprendo la valle ostacola il recupero della salma. Ogni tentativo di avvicinamento con squadre di uomini o con elisoccorso ha dato finora esito negativo. Utile alla localizzazione precisa del 26enne nonostante la fitta nebbia è stato il trillo del telefono del giovane che ha cominciato a squillare intorno alle 23. Dopo questo episodio i tecnici si sono calati lungo un canale molto impervio per diverse decine di metri e hanno avvistato il corpo del ragazzo, che si trova a un’ottantina di metri ancora più giù. Nella sera di oggi, poi, è arrivata la notizia della morte di un alpinista italiano dopo una caduta nel massiccio del Monte Bianco. L’uomo è precipitato nel primo pomeriggio nel settore del Dente del Gigante, uno sperone di roccia a 4.013 metri sul livello del mare, situato sul confine franco-italiano, nel versante nord del Monte Bianco. Il corpo dello scalatore è stato trasportato a Chamonix dal Plotone della gendarmeria di alta montagna
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