Femminicidi, dall’inizio del 2021 sono 63 le donne uccise in Italia in ambito affettivo

Di queste, riporta il Viminale, 43 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex partner. Quello di Vanessa Zappalà è l’ennesimo caso

A Catania un uomo denunciato per stalking ha ucciso con sette colpi di pistola l’ex fidanzata prima di togliersi la vita. Nel milanese un 70enne ha sparato a moglie e figlia poi si è suicidato. A Trani un altro uomo ha accoltellato in pieno viso la compagna per aver rifiutato un rapporto sessuale. Quello appena trascorso è stato un week end tragico sul fronte della violenza sulle donne. E la cronaca mostra come nella maggior parte dei casi i carnefici facessero parte della sfera affettiva delle vittime, spesso all’interno delle mura di casa. I numeri indicano che dal 1° gennaio al 15 agosto 2021 sono stati registrati 170 omicidi, con 69 vittime donne di cui 60 uccise in ambito familiare/affettivo: Di queste, 43 hanno appunto trovato la morte per mano del partner o dell’ex partner. Sono i dati ufficiali del report settimanale elaborato dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale. A questo quadro vanno aggiunte le tre donne uccise nelle ultime 24 ore, la madre e la figlia a Carpiano ieri e la ragazza morta oggi ad Acitrezza. Per un totale di almeno 63 donne uccise in ambito familiare o affettivo.


Gli omicidi registrano un lieve calo. È allerta sulla violenza di genere

Analizzando gli omicidi del periodo fino al 15 agosto, rispetto a quello analogo dello scorso anno, il Servizio Analisi Criminale ha sottolineato un leggero decremento (-7%) nell’andamento generale degli eventi (da 182 a 170) nonché una diminuzione delle vittime di genere femminile che passano da 79 a 69 (-13%). I delitti commessi in ambito familiare o affettivo mostrano una lieve diminuzione, passando da 96 a 93 (-3%), le vittime di genere femminile passano da 69 nel periodo dal 1° gennaio al 15 agosto 2020 a 60 nell’analogo periodo dell’anno in corso (-13%). Nell’arco temporale dell’anno in corso, anche le donne vittime del partner o ex, fanno registrare un decremento rispetto all’analogo periodo dell’anno 2020, passando da 46 a 43 (-7%). Oltre ai delitti rimane il problema della violenza di genere, che spesso non viene denunciata. Per questo il ministero dell’Interno utilizza i cosiddetti «reati spia», quei delitti che sono indicatori di violenza di genere, espressione dunque di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica, diretta contro una donna in quanto tale. Nel primo semestre del 2021 sono stati 19.128, con l’incidenza delle vittime donne che rimane invariata al 79%.


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