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Grafene, acciaio e parassiti: il presunto studio sugli ingredienti nocivi nei vaccini anti Covid-19

30 Agosto 2021 - 13:02 David Puente
strudio grafene acciaio vaccini covid
strudio grafene acciaio vaccini covid
Una ricerca promette di rivelare gli "ingredienti" dei vaccini per il Coronavirus grazie alla "microscopia elettronica a scansione". Ma...

Il 29 agosto 2021 il sito DatabaseItalia, già noto a Open Fact-checking (qui, qui e qui), diffonde un presunto studio scientifico sui vaccini anti Covid19 titolando così: «Rivelati Ingredienti Dei Vaccini CoV-19! Microscopia Elettronica A Scansione E Trasmissione Rivela PEG, Ossido Di Grafene, Acciaio Inossidabile E Anche Un Parassita». Nella pubblicazione di DatabaseItalia non viene nominato l’autore del documento, ma un gruppo chiamato The Scientists Club che preferirebbe rimanere anonimo. Abbiamo riscontrato un nome italiano e apprezzato nel mondo No Vax.

Per chi ha fretta

  • Il presunto “studio” non risulta firmato.
  • Non vengono riportati elementi che confermino un’analisi effettuata su dei vaccini anti Covid19.
  • Si parla di analisi effettuate nel sangue umano, ma non si conoscono le condizioni cliniche e i criteri di selezione dei campioni.
  • Vengono riportate immagini di un altro elaborato sui vaccini e l’ossido di grafene che è stato precedentemente smentito.
  • Il PDF del The Scientists Club riporta nei metadati il nome di Antonietta Gatti, moglie di Stefano Montanari.

Analisi

Il testo pubblicato da DatabaseItalia risulta pubblicato il 20 agosto 2021 in lingua inglese nel sito Drrobertyoung.com appartenente a Robert O. Young.

Il documento dello “studio” venne pubblicato il 19 agosto 2021, nel formato PDF, all’interno del sito Notonthebeeb.co.uk dove si precisa che il documento originale sarebbe stato tradotto in inglese.

Le mancanze dello “studio”

Oltre a non essere in alcun modo validato attraverso una peer review, l’autore dello “studio” afferma di aver analizzato quattro vaccini anti Covid19: Pfizer, Moderna, AstraZeneca e quello di Johnson & Johnson. In nessun caso riporta il numero dei lotti, utili a ricondurre quantomeno l’origine certificata delle fiale che avrebbe sottoposto ad analisi. Nel documento si afferma di aver condotto delle analisi sul sangue umano, senza specificare le specifiche dei soggetti che si sarebbero prestati (situazione clinica, metodologia di selezione).

Come spiegato dai colleghi di Facta, in merito a un precedente presunto studio scientifico sul vaccino Pfizer, non c’è modo di capire se le immagini pubblicate nel documento siano state ottenute al microscopio analizzando i vaccini citati. Non si è in grado di comprendere se le immagini mostrino realmente dell’ossido di grafene, ad esempio, e alcuni materiali potrebbero avere un aspetto simile a quello di altri.

Lo “studio” spagnolo

Nel documento vengono riportati diversi riferimenti al presunto studio scientifico sul vaccino Pfizer e l’ossido di grafene effettuato dal Prof. Pablo Campra dell’Università di Almeria (Spagna), un operato ampiamente disconosciuto dallo stesso ateneo. Una citazione tutt’altro che utile siccome tale analisi risulta inconcludente e piena di lacune su stessa ammissione dell’autore.

“The Scientist club”

«Un nuovo rapporto è stato appena pubblicato da The Scientists Club che raccoglie ricerche sui contenuti reali dei “vaccini” C19» scrive nell’introduzione DatabaseItalia specificando che «In previsione delle numerose e-mail che riceverò in merito a The Scientists Club , sì, per ora stanno mantenendo la loro identità nascosta».

Attraverso un tweet del 22 agosto 2021 dell’account @DrJohnB2 viene fornito un link al sito Medicdebate.org che rimanda al file PDF del documento elaborato da Robert O. Young, senza che questo venga citato. Al suo posto viene riportata la dicitura «The Scientists’ Club».

Attraverso la lettura dei metadati del documento PDF è possibile leggere il nome dell’autore dello stesso: «Antonietta Gatti», lo stesso nome della Dott.ssa e moglie di Stefano Montanari, entrambi volti noti e apprezzati nel mondo dei No Vax italiani (ne abbiamo parlato qui, qui e qui).

Gli stessi metadati sono presenti nel file PDF pubblicato il 19 agosto 2021 dal sito Notonthebeeb.co.uk.

Chi è Robert O. Young

Come riporta un articolo del 2012 di Salvo Di Grazia (MedBunker), aveva ottenuto una “laurea online” attraverso l’Università non riconosciuta American College of Holistic Nutrition (oggi Clayton College of Natural Health) dove vengono insegnate le cosiddette “medicine alternative”.

Robert O. Young, autore del presunto studio scientifico, risulta condannato nel 2017 per aver esercitato la professione medica senza licenza, mentre nel 2018 era stato condannato a pagare un risarcimento di 105 mila dollari per aver convinto una malata di tumore a rinunciare alle cure in favore della cosiddetta “dieta alcalina”, una bufala creata proprio da Robert O. Young.

Nel settembre 2020 era stato attenzionato dalla Federal Trade Commission per aver diffuso teorie non comprovate per il trattamento della malattia Covid19. I colleghi di PolitiFact e Reuters si erano occupati in passato delle sue dichiarazioni e teorie del complotto su Bill Gates.

Robert O. Young e Antonietta Gatti

Lo stesso Robert O. Young cita alcuni elaborati della stessa Antonietta Gatti e del marito Stefano Motanari a sostegno delle analisi sui vaccini. Tra questi troviamo quello intitolato «New Quality-Control Investigations on Vaccines: Microand Nanocontamination» e pubblicato nella rivista MedCrave.

Risulta che la stessa Antonietta Gatti sia nell’editor board della rivista MedCrave.

Dalla pagina Editorial Board della rivista MedCrave dove risulta presente Antonietta Gatti

La rivista MedCrave è la stessa dove venne pubblicato un fantomatico studio scientifico dal titolo «Mitochondria: Structure, Function and Clinical Relevance» letteralmente basato sui film di Star Wars e firmato da «Lucas McGeorge», nome che rimanda a quello del regista George Lucas.

Conclusioni

Il documento che circola online in lingua inglese non conferma la presenza di elementi nocivi all’interno dei vaccini anti Covid19 di Pfizer, Moderna, AstraZeneca e di Johnson & Johnson. Gli autori dell’elaborato si firmano con lo pseudonimo di The Scientists Club al fine di garantire l’anonimato, mentre nei metadati dei PDF diffusi online e attribuiti al “Club” risulta il nome di Antonietta Gatti, moglie di Stefano Montanari, che da anni sostiene insieme al marito teorie contrarie ai vaccini.

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