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Le rapine e gli omaggi al Duce: chi è Emanuele Impellizzeri, accusato dell’omicidio di Chiara Ugolini

07 Settembre 2021 - 14:57 Redazione
L'uomo, 38 anni, era attualmente in semi libertà. La notte scorsa è stato fermato con l'accusa di avere ucciso la sua vicina di casa

Riferimenti al Duce su Facebook, fisico palestrato e una foto della Yamaha R6 bianca con la quale ha tentato la fuga dopo che Chiara Ugolini è stata uccisa. Sono alcuni dei particolari che balzano all’occhio guardando il profilo social di Emanuele Impellizzeri. L’uomo, 38 anni, è stato fermato la notte scorsa lungo l’autostrada del Sole verso Firenze Impruneta con l’accusa di aver ucciso la sua vicina di casa. I vicini di Calmasino parlano di lui come di un gran lavoratore, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. Originario di Catania, vive da molti anni nel Veronese. Nell’ultimo periodo era in semi libertà dopo due rapine a Mantova e Montichiari cui aveva fatto seguito una condanna a 3 anni e 8 mesi, scontata in parte in carcere. Tre mesi fa, poi, gli era stata imposta la residenza obbligatoria notturna nel comune di Bardolino.

I problemi coniugali

Sposato con Carla, 40enne originaria di Lisbona, Impellizzeri viveva con lei da oltre sette anni a Calmasino. Insieme ai due, la figlia di sette anni. La famiglia ha casa nella stessa palazzina dove è morta Chiara. Con la moglie il rapporto non andava più da tempo, particolare che la stessa Carla aveva confidato a qualche abitante del paese, raccontando come ormai vivessero da «separati in casa» per il bene della figlia.

Il datore di lavoro: «Questo è un incubo»

Cinque anni fa Impellizzeri aveva iniziato a lavorare presso la Carrozzeria Veronello di Residori e Sabaini, a Calmasino. Il titolare, Simone Sabaini, racconta: «Della sua vita privata non so nulla – dice – ma so per certo che era un gran lavoratore. Questa storia è un incubo. Siamo stati noi a farlo uscire con l’avvocato dai domiciliari per la rapina che aveva commesso. Abbiamo chiesto di farlo uscire perché avevamo bisogno della sua manodopera. Lui è sempre stato tranquillo con tutti».

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