Francesca Benevento: «Non sono antisemita ma le famiglie ebree controllano le banche»


«Non sono antisemita, ma dovete pur scrivere qualcosa, altrimenti come guadagnate lo stipendio?»: Francesca Benevento, la No vax candidata nella lista civica di Enrico Michetti a Roma, ha risposto via Telegram all’Adnkronos, mentre ancora imperversa la bufera che l’ha travolta in questi giorni di campagna elettorale per alcuni suoi post complottisti contro il vaccino anti-Covid e contro il ministro della Salute Roberto Speranza (definito “ebreo askenazita formato dalla McKinsey”). La ex grillina, consigliera uscente al XII Municipio, non ha alcuna voglia di replicare a chi, come Carlo Calenda, ha chiesto di depennare il suo nome dalla lista dei candidati per il Campidoglio.
Ma alla fine trapela il suo sfogo contro lo staff di Michetti, reo di averla ‘scaricata’. «Stiamo provando a rintracciare la candidata ma ancora non siamo riusciti», aveva fatto sapere ieri il candidato del centrodestra. Benevento, però, racconta all’Adnkronos un’altra versione, sostenendo che è stato Michetti a non voler parlare con lei: «Sono in contatto con la segreteria di Michetti… Attendo che rettifichino, altrimenti li aspetta una figura meschina», minaccia l’ex M5S. Che poi risponde anche alle accuse di antisemitismo: «Appare nella normalità appellare un cattolico appartenente alla chiesa romana con il nome di cattolico, come appare normale appellare un bianco dalla bianca pelle con il nome di bianco e quindi un ebreo che pratichi la stessa religione con il nome di ebreo».
«Appare – aggiunge – normale poter affermare che il petrolio mondiale sia egemonia dei Paesi Arabi e quindi islamici, come appare normale poter affermare che i poteri bancari mondiali siano nelle mani di famiglie ebree e questi sono dati di fatto storico-economici che nulla hanno a vedere con pensieri o epiteti razzisti». Poi spiega: «Per quanto concerne il mio attivismo politico confermo di essere una integerrima sostenitrice delle libertà costituzionali e quindi contraria alla compressione delle libertà individuali perpetrate dal governo italiano contro i cittadini che hanno scelto di non vaccinarsi, come garantisce la legge italiana, le norme europee e in particolare il regolamento europeo 953/21». Infine, «il mio pensiero di libertà nei confronti degli pseudo vaccini covid si rifà, d’altronde, alle legittime tesi scientifiche del professor Montagner, del professor Scoglio, del professor Bacco e per quanto riguarda la compressione dei diritti del Prof. Cacciari e del Magistrato Angelo Giorgianni. La mia è una battaglia democratica di libertà e civiltà».
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