Comunali a Roma, il centrodestra si divide sul Reddito di cittadinanza. Matone: «Ha aiutato tanti» – Il video

La candidata prosindaco spinge per la riforma del sussidio. Ma per Michetti è «un voto di scambio» dei cittadini con il M5s

Solo lo scorso giugno Salvini parlava di «piena sintonia nel centrodestra che ha scelto Enrico Michetti candidato sindaco per Roma Capitale, in ticket con Simonetta Matone che sarà prosindaca». Ma con l’avvicinarsi delle Amministrative del prossimo 3 e 4 ottobre, tra il candidato sindaco Michetti, fortemente voluto da Giorgia Meloni, e la prosindaca Matone, più vicina a Forza Italia, si è innescato un cortocircuito a distanza sul tema del Reddito di cittadinanza. La candidata vicesindaca romana, a margine della manifestazione a Montecitorio “Famiglie unite per l’autismo”, ha dichiarato che «da una parte il Reddito di cittadinanza ha garantito la sopravvivenza di tantissime persone», ma al contempo «purtroppo è stato applicato in maniera assolutamente superficiale». Di conseguenza, secondo la candidata vicesindaca del centrodestra romano, la misura «va assolutamente riformata per creare lavoro e non creare una rendita parassitaria». Una posizione decisamente più morbida e aperturista rispetto a quella fermamente contraria di Fratelli d’Italia. Per la leader di FdI Meloni, il reddito di cittadinanza è «metadone di Stato», e il suo partito ne ha più volte chiesto la completa abolizione.


Michetti: «Il reddito di cittadinanza è voto di scambio»

Ma la distonia maggiore è tra le parole odierne di Matone e quelle del collega candidato sindaco Michetti, che lo scorso febbraio sosteneva che la misura cavallo di battaglia del M5s fosse, in estrema sintesi, un «voto di scambio». «Chi percepisce il reddito di cittadinanza, se non vota il Movimento 5 Stelle, sa che lo perderà. E quindi, quel voto, non è un voto libero. Allora mi chiedo: cosa è il voto di scambio? Bisogna fare attenzione perché non solo si viola la Costituzione, ma si incide sulla dignità delle persone per carpirne il voto. Se rimuovono quel provvedimento, lo perdono – proseguiva Michetti ai microfoni di Radio Radio -. Quando si fanno politiche meramente assistenziali che non vanno nel verso della nostra Costituzione, ossia di dare alla persona la possibilità di essere libera, di staccarsi dal sussidio, a mio giudizio è voto di scambio». Da un lato dunque l’impronta riformista avanzata da Matone, dall’altro l’idea più tranchant del candidato sindaco Michetti, decisamente incline all’abolizione del reddito di cittadinanza. Ma nella corsa congiunta al Campidoglio, qual è la posizione unitaria del centrodestra sul tema del reddito di cittadinanza? Al momento, non è dato saperlo. 


Foto in copertina: ANSA/FABIO FRUSTACI
Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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