Alta tensione per i cortei No Vax, le minacce in chat: «Servono le bombe e i morti… Benzina sui poliziotti»

Tornano in piazza i No vax e No Green pass che si sono dati appuntamento in decine di città. Dalle chat su Telegram intanto emergono nuove inquietanti minacce prima dei cortei

Le manifestazioni No vax di oggi non sono ancora iniziate ma la tensione è già alta. Le parole che girano sulle chat Telegram dei gruppi contro l’obbligo vaccinale e del Green pass, infatti, non sono l’augurio migliore per manifestazioni tranquille in varie piazze del Paese. A Milano, dove alle 18 è in programma una manifestazione, le forze dell’ordine hanno indicato l’obbligo a una protesta statica e di ritrovo in piazza Sempione anziché a nella consueta piazza Fontana. Il cambio del punto di incontro non è stato gradito dai sostenitori e sulle chat spuntano messaggi del genere: «Come superare il blocco di polizia?», chiede un attivista su una chat, «due secchiate di benzina e qualche fiammifero: si scioglieranno come neve al sole e chi resta vivo ci penserà dieci volte prima di fare il nazista».


Messaggi violenti

I messaggi non hanno tutti contenuti violenti e qualcuno prova a far notare l’importanza di una protesta pacifica, ma la frangia violenta prende il sopravvento negli spazi di messaggistica. «Dobbiamo fare come abbiamo sempre fatto», scrive un No vax sulla chat sul cambio richiesto dalle autorità, «le forze dell’ordine non possono arrestare migliaia di persone. «Ecco bravo», risponde una attivista «protestare in modo pacifico non serve a niente, se non ci sono i primi morti non cambia niente. Si devono buttare le bombe anche se muoiono persone che non c’entrano niente. Solo con le bombe e la morte cambia qualcosa». Il tono del dibattito di una frangia dei No vax ha già portato a 39 denunce per il corteo di sabato scorso, quando sono stati realizzati blocchi stradali. Le indagini dell’Antiterrorismo, coordinate dal pm Alberto Nobili, stanno cercando di ricostruire i momenti dell’assalto al gazebo dei 5s da parte di un gruppo di manifestanti e per progetti «violenti» del gruppo “Guerrieri“. Che cresce tra gli aderenti: «Se fossimo quattro gatti», scrive un simpatizzante, «non ci sarebbero questi problemi: imporre regole a una manifestazione non autorizzata significa legittimarla e riconoscere che non si può più ignorare il dissenso». L’assenza di gerarchie nel movimento rende complicato trattative con la polizia per mantenere la calma durante la manifestazione. La prova di oggi sarà importante, l’ordine dalla Preferttura di corso Monforte a Milano è chiaro: rispettare le regole. E i No vax hanno già deciso di riunirsi comunque a piazza Fontana, come non richiesto dalle autorità.


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