L’allarme di Lamorgese sui femminicidi: «Aumento incredibile, 75 vittime nel 2021»

La ministra dell’Interno: «Combattere la cultura della violenza che affonda le radici nell’organizzazione patriarcale della società»

I numeri non mentono, e sono spietati: 75 donne uccise da mariti, partner, ex partner, nel 2021 fino a questo momento. A snocciolare i dati, e a rilanciare l’allarme per quello che è un trend che non accenna a diminuire – anzi – è la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. «Nei primi 8 mesi ci sono stati 75 femminicidi su 182 omicidi», ha detto nel corso di un convegno alla Camera. Quasi la metà delle morti violente nel paese, insomma. In Italia le donne vittime di femminicidio nel 2020 sono state 112, l’anno prima 111, nel 2018 133. «Tra agosto e settembre ce ne sono stati 11, un aumento incredibile», sottolinea Lamorgese. Dal Vicentino alla provincia di Cosenza, da nord a sud. L’invito, per la ministra, è quello di «combattere la cultura della violenza che affonda le radici nell’organizzazione patriarcale della società». «C’è l’esigenza prioritaria di ripensare le misure di prevenzione dei femminicidi, con l’estensione mirata dell’arresto obbligatorio in flagranza, l’introduzione di una specifica disciplina sul ferma dell’indiziato, mentre la tutela delle vittime potrebbe avvalersi di un indennizzo più sostanzioso», dice Lamorgese.


In copertina ANSA/Riccardo Antimiani | Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno, durante il IX Congresso Nazionale SIAP 2021, Roma, 14 settembre 2021.


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