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Il medico di famiglia stufo dei pazienti No vax: «Basta farmi prendere a pesci in faccia: li guarisco e li mollo»

15 Novembre 2021 - 07:28 Giovanni Ruggiero
Nella chat con oltre mille esperti tra medici e giuristi anti Covid, il medico di Recanati ha già raccolto grande sostegno: dopo il cartello affisso alla porta del suo ambulatorio, non ha più intenzione di tollerare pazienti che rifiutano il vaccino

La rivolta dei medici di famiglia contro i No vax parte dalla piccola Recanati, con il dottor Amedeo Giorgetti fermamente convinto a rinunciare ai suoi pazienti se continuano a rifiutare con ostinazione il vaccino anti Covid. Intervistato dal Corriere della Sera, il medico racconta di aver già raccolto grande sostegno tra i colleghi che animano la chat «Renaissance team vs Covid», un gruppo di oltre mille professionisti che vanno da Matteo Bassetti al presidente di Gimbe Nino Cartabellotta, passando per componenti del Cts e dell’Iss, ma che aderiscono al gruppo a titolo personale per un confronto continuo sulla lotta alla pandemia. Quello spinto dal dottor. Giorgetti è un ribaltamento di fronte nel completato e spesso esasperante rapporto con chi di farsi curare non ha alcuna intenzione. Tutto sarebbe partito quando il medico ha affisso fuori dalla sua porta un cartello che è tutto un programma: «Caro paziente, il Covid ha devastato la vita umana e professionale. Fino a oggi, il vaccino è l’unica arma per non ammalarsi. Se ha qualche dubbio o timore, sono a disposizione. Se invece crede che il vaccino sia una pericolosa arma in mano alle multinazionali del farmaco con la connivenza di noi medici di famiglia, è pregato di cambiare ambulatorio perché non tollero queste accuse stupide e offensive».

«Chissà cosa ci mettete dentro»

L’intenzione di Giorgetti è di andare direttamente alla propria Asl e ricusare il paziente No vax, ovviamente: «Solo dopo averlo guarito». E un caso c’è già stato: «Un mio paziente 55enne – spiega il medico – obeso, iperteso e diabetico, col quale da sei mesi sto discutendo per cercare di convincerlo a fare il vaccino e lui: “No, per carità, chissà che mi mettete dentro”. È risultato positivo al tampone». L’equipe medica Usca, spedita da Giorgetti, lo ha seguito per le cure domiciliari, è guarito e a quel punto le strade tra i due si sono separate: «Gli ho detto che una volta guarito avrebbe dovuto cambiare medico. Così ha fatto, per fortuna sua e mia». Il messaggio che Giorgetti vuole lanciare è chiaro: «Basta avere a che fare con gente mi tratta a pesci in faccia e quando prende il Covid non solo pretende di ricevere immediatamente assistenza, ma usa arroganza. Voglio dare un segnale forte ai No vax: se continuate così, il vostro medico vi lascia».

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