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Caso Meredith, Rudy Guede torna libero. Sollecito: «Per le sue bugie io e Amanda rischiammo di essere condannati» – Il video

23 Novembre 2021 - 18:00 Redazione
Sollecito e Knox sono stati assolti in Appello per l'omicidio di Meredith Kercher. Guede era stato condannato a 16 anni

Rudy Guede è tornato libero per fine pena. L’unico condannato per l’omicidio di Meredith Kercher, compiuto a Perugia nel 2007, era stato processato con il rito abbreviato. A commentare la sua scarcerazione è stato anche Raffaele Sollecito, assolto in appello come Amanda Knox dopo essersi sempre dichiarato innocente. «Resta l’amarezza che non si sia mai pentito», ha detto all’Ansa. «Non discuto sulla pena, perché la condanna era quella, e tutti rispettiamo la legge. Ma resta l’amarezza soprattutto per me, che tramite le sue bugie stavo rischiando di scontare una pena per un qualcosa che non mi sono mai sognato nemmeno di pensare». Guede era stato condannato a 16 anni di reclusione, gran parte dei quali scontati nel carcere di Viterbo. Ora, il magistrato di sorveglianza gli ha concesso la liberazione anticipata. Per Guede il fine pena era previsto il 4 gennaio del 2022. Il legale ha commentato la notizia spiegando che il suo assistito adesso «vorrebbe essere solo dimenticato».

Guede, a cui nel 2019 era stata concessa la semilibertà, da poco meno di un anno è affidato ai servizi sociali. «Purtroppo sono molte le emittenti e le testate che chiedono di intervistare Rudy. Dico purtroppo perché Rudy non è una star e dopo 14 anni vorrebbe essere dimenticato». ha detto ad Ansa il professor Claudio Mariani, che insegna al Centro studi criminologici di Viterbo e ha seguito Guede in tutto il suo percorso detentivo. «Su ogni storia – aggiunge – prima o poi dovrebbe calare il sipario. Rudy la mattina alle 8 prende servizio come volontario alla mensa della Caritas e il pomeriggio lavora nella biblioteca del nostro centro studi per mantenersi. Non c’è più altro da aggiungere a questa storia eccetto il fatto che la vita di una giovane ragazza inglese è stata stroncata e dalla sua famiglia abbiamo potuto imparare la grande dignità e il valore del silenzio. Anche per questo oggi Rudy vorrebbe continuare a adoperarsi per il prossimo, lavorare e soprattutto rimanere in silenzio».

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