Speranza: «La nuova variante Omicron? Sarebbe da irresponsabili non essere preoccupati»

Il ministro della Salute: «I numeri in Europa sono quelli di un’ondata in pieno corso. L’Italia registra numeri più bassi, ma bisogna andare cauti»

«Sarebbe da irresponsabili non essere preoccupati, siamo in un fase non semplice di gestione della pandemia di Coronavirus e i numeri in Europa sono quelli di un’ondata in pieno corso. L’Italia registra numeri più bassi, ma bisogna andare cauti e restare con i piedi per terra perché i nuovi contagi crescono e l’indice Rt è superiore a 1». Commenta così il ministro della Salute, Roberto Speranza, la nuova variante Covid B.1.1.529, la variante “Omicron” e isolata in Sudafrica. «Per tutta la giornata ci siamo concentrati sulla nuova variante, che è stata resa nota dal governo del Sud Africa solo l’11 novembre scorso e che presenta oltre 30 mutazioni della proteina Spike, e quindi va presa con grandissima attenzione», ha proseguito Speranza.


Alla luce di ciò, «non siamo ancora in possesso di elementi di certezza per arrivare a un esito di analisi, ma è evidente che le organizzazioni internazionali, l’Oms e l’Unione Europea hanno giustamente scelto una linea di massima prudenza». Quanto alle vaccinazioni dei più piccoli, dopo il via libera dell’Ema per le vaccinazioni dei bambini tra i 5 e 11 anni con il preparato di Pfizer, il ministro Speranza ha osservato che «siamo ancora dentro un processo autorizzatorio». Tuttavia, il titolare della Salute ribadisce: «La mia personale raccomandazione è quella di affidarsi ai nostri pediatri, che sono di assoluta qualità e che sono quelli che conoscono meglio degli altri i nostri figli». Certamente il tema della vaccinoprofilassi anti-Covid nei più piccoli «è un argomento delicato – prosegue Speranza-, ma non facciamoci un’idea sui social o al bar e affidiamoci a chi ha dedicato la sua vita ai più piccoli. E la posizione della Società italiana di pediatria è chiara»: favorevole.


Foto in copertina: ANSA/ANGELO CARCONI/POOL

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